Basidiomicèti
sm. pl. [da basidio+-micete]. Divisione (phylumBasidiomycota) di Funghi i quali differiscono dagli Ascomiceti per possedere spore di origine sessuale (basidiospore o sporidi, a seconda dei casi) che si formano all'esterno di supporti costituiti da una o da poche cellule che vengono denominate, in dipendenza della loro struttura, basidi o emibasidi. I Basidiomiceti, in tutto ca. 25.000 specie comprese in quasi 500 generi, costituiscono il gruppo di Funghi più evoluto. Sono diffusi in tutte le regioni, tranne quelle polari, con preferenza per quelle a clima caldo o temperato. Comprendono la maggioranza dei funghi commestibili; molti però sono tossici o non commestibili, altri ancora, microscopici o submicroscopici, sono parassiti e talora patogeni per le piante. Quelli di maggiori dimensioni sono in gran parte simbionti (simbiosi micorrizica) di alberi e arbusti, oppure fimicoli come i prataioli e i coprini.I corpi fruttiferi, o basidiocarpi, sono di forma caratteristica, per lo più con un gambo o stipite sorreggente un cappello o pileo il quale, specialmente nelle specie corticicole, può essere sessile, a mensola, a lingua o a zoccolo, inserito su tronchi o su rami di alberi . Il basidio che li caratterizza è una cellula di forma clavata o cilindrica che porta le basidiospore, solitamente in numero di 4: queste spore non sono sessili, bensì sorrette ognuna da un breve e sottile peduncolo a filamento o conico, chiamato sterigma. Contrariamente a quanto avviene negli Ascomiceti, la riproduzione sessuale non avviene dopo la formazione dei corpi fruttiferi. Infatti le basidiospore, cadendo sul terreno, germinano dando luogo allo sviluppo di un micelio primario, che si congiunge con miceli dello stesso grado aventi origine da altre spore: si viene così a formare un micelio secondario, più complesso, il quale può originare più fruttificazioni anche per diversi anni senza che avvengano altri fenomeni di sessualità. Le cellule di questo micelio possiedono dei dicarion, coppie di nuclei che si possono osservare anche nei giovani basidi. La fusione dei due nuclei del dicarion (cariogamia) porta alla maturazione del basidio. Il micelio secondario presenta sovente, in prossimità dei setti, delle bozze sporgenti che si producono da un lato solo dell'ifa, praticamente a cavallo del setto (unioni a fibbia nelle quali si hanno delle migrazioni dei nuclei che assicurano sempre una coppia di nuclei a ogni nuova cellula). I basidi nei Basidiomiceti macroscopici sono assiepati, alternati a parafisi o ad altre cellule sterili (cistidi) a formare uno strato fertile (imenio), praticamente simile a quello omonimo presente negli Ascomiceti superiori . L'imenio riveste particolari settori della superficie dei corpi fruttiferi, come le lamelle, le pareti dei tubuli o degli aculei nei funghi che posseggono tali produzioni, oppure è diffuso sulla superficie esposta, come nelle ditole (genere Ramaria). La riproduzione asessuale è presente nei Basidiomiceti meno evoluti e avviene per gemmazione diretta delle basidiospore o di ife del micelio primario; raramente si ha, da parte del micelio secondario, formazione di conidi. AiBasidiomiceti appartiene la classe Basidiomycetes, la più importante del phylum, che viene suddivisa nelle sottoclassi Imenomiceti, Afilloforomiceti, Fragmobasidiomiceti e Gastromiceti se si tiene conto della presenza di basidi non settati o settati e delle modalità di dispersione delle spore. Attualmente i Basidiomiceti comprendono gli ordini: Tricholomatales, Amanitales, Pluteales, Entolomatales, Cortinariales, Agaricales, Russulales, Boletales, Corticiales, Ganodermales, Polyporales, Hymenochaetales, Thelephorales, Cantharellales, Clavariales, Hericiales, Auriculariales, Tremellales, Dacrymycetales, Exobasidiales, Lycoperdales, Sclerodermatales, Nidulariales, Phallales, Hymenogastrales, Tulostomatales, Tulasnellales, Uredinales, Ustilaginales.
Basidiomiceti. Gyropurus castaneus.
De Agostini Picture Library / Archivio B
Basidiomiceti. Coriolus versicolor.
De Agostini Picture Library / Archivio B