trippa

sf. [sec. XIV; forse dall'arabo ṭarb, omento].

1) Familiare scherzoso, pancia, ventre, specialmente grosso: riempirsi la trippa; metter su trippa, ingrassare; che trippa!, che pancione!

2) Lo stomaco dei Ruminanti tagliato a strisce e variamente cucinato, secondo le regioni. Particolarmente apprezzato, soprattutto al Nord, il foiolo, che si prepara alla parmigiana, cotto con burro, cipolla e brodo e disposto a strati alternati con abbondante grana. La trippa bovina di ogni tipo va ben pulita, poi sottoposta a una lunga bollitura preliminare, infine cucinata nel modo preferito: alla milanese (v. busecca), alla romana, alla fiorentina ecc. In Alto Adige si prepara una particolare zuppa di trippa acida (Sausesuppe). Con le trippe di agnello o di capretto si preparano gustosi piatti regionali (gnumireddi o gnumirelli in Puglia, cordula in Sardegna ecc.).

3) Nell'industria del cuoio, pelle in trippa, quella pronta per la concia, priva cioè dell'epidermide e dei residui di tessuto connettivo.