trimetilammina
sf. [tri-+metil-+ammina]. Composto chimico della serie delle ammine terziarie, di formula N(CH₃)₃. In natura si forma durante la putrefazione dei pesci, in particolare di quelli marini; in piccola quantità è contenuta, sotto forma di sale, in parecchie piante. Industrialmente si produce facendo reagire l'alcolmetilico con ammoniaca a una temperatura prossima ai 400 ºC e su catalizzatori a base di allumina o di biossido di torio. A temperatura ambiente è un gas incolore, che liquefà a +3 ºC, dall'intollerabile odore di pesce guasto percepibile già ad altissima diluizione. Assai solubile in acqua, con cui forma soluzioni a carattere fortemente basico, addiziona gli acidi, analogamente all'ammoniaca e alle ammine in genere, formando sali solidi e in genere facilmente solubili in acqua.