tifa
sf. [sec. XVI; dal greco týphē, nome di una pianta acquatica]. Nome comune utilizzato per indicare le piante del genere Typha, famiglia Tifacee, diffuse in quasi tutte le regioni temperate, frequenti nelle paludi, lungo gli stagni, i fossi e i fiumi particolarmente in pianura. Specie più nota è Typha latifolia, detta anche stiancia, mazza sorda, sala, buda, o biodo di palude. Possiede rizoma articolato da cui si ergono i fusti fioriferi e le foglie; queste, tutte basali, sono nastriformi, spesse e rigide, alte 1-2 m. Lo scapo è nudo e semplice e reca in cima una grossa spiga cilindrica, lunga, bruno scura, costituita da numerosissimi fiori piccolissimi circondati da peli. I fiori della porzione superiore sono staminiferi, quelli della parte inferiore sono pistilliferi e si aprono dando poi luogo a innumerevoli piccolissimi semi con pappo. Le foglie servono per fare stuoie, impagliatini di sedie e rivestire fiaschi. Al genere Typha appartengono anche Typha angustifolia, con foglie più strette, Typha minima e Typha orientalis, a volte coltivata per ornamento.