Lessico

sm. [sec. XIV; da terra].

1) Tipo di copertura di edifici, originario dei Paesi a clima mediterraneo, ad andamento orizzontale (tetto piano), che può sporgere oltre il muro perimetrale, recintato se praticabile; è necessario prevedere delle pendenze (dall'1 al 3%), per facilitare lo smaltimento delle acque meteoriche. Anche sinonimo di balcone (nel senso 2).

2) In geomorfologia, ripiano intagliato dall'erosione in alluvioni fluviali o marine depositate lungo i fianchi di una valle o la costa del mare quando il livello del mare era superiore a quello attuale.

3) Nelle opere di terrazzamento, lo stesso che terrazza.

4) In alpinismo, ripiano sporgente di una parete rocciosa che viene utilizzato per le soste e il bivacco durante le ascensioni.

5) Tipo di pavimento impermeabile per terrazze e balconi.

Geomorfologia: generalità

La formazione di terrazzi fluviali è legata all'alternarsi di periodi di deposizione e di erosione. Se i periodi di attività erosiva susseguenti a quelli di deposizione sono più intensi di questi, il corso d'acqua non solo riesce a incidere le alluvioni precedentemente abbandonate ma anche il loro substrato; ne consegue quindi che la roccia in posto affiora tra il livello al quale si trovano i sedimenti costituenti il terrazzo e la piana alluvionale: terrazzi del genere sono detti poligenici. Si dicono inscatolati invece quando l'erosione non riesce a intaccare totalmente i depositi precedenti: ognuna delle coltri alluvionali risulta pertanto contenuta in una depressione incisa in quella immediatamente precedente a mo' di scatola via via più piccola inserite l'una nell'altra. Nel caso dei terrazzi poligenici quelli più alti risultano essere i più antichi, in contrasto con il principio di sovrapposizione; questo viene invece rispettato nei terrazzi inscatolati relativamente al fondovalle, dove cioè le alluvioni successive sono a diretto contatto l'una sull'altra. I terrazzi fluviali modellati in roccia viva si dicono terrazzi orografici: loro sede abituale è la porzione medio-inferiore del tratto montano delle valli fluviali; la loro comparsa può dipendere sia da sostanziali variazioni di portata dei corsi d'acqua in funzione di variazioni climatiche, sia da sollevamenti tettonici. I terrazzi fluviali si dicono ciclici quando il loro modellamento risulta connesso a fasi di erosione verticale nettamente distinte da quelle di erosione laterale, ossia dopo ogni approfondimento l'azione erosiva ha agito lateralmente dando luogo a un fondovalle piatto. I terrazzi ciclici risultano generalmente simmetrici, ossia i depositi alluvionali che li costituiscono sui fianchi opposti della valle sono appaiati e corrispondono all'incirca come quota; si dicono anche terrazzi accoppiati. Quando invece il corso d'acqua ringiovanito divaga liberamente formando dei meandri, ossia quando le attività di approfondimento e di erosione laterale operano contemporaneamente, i terrazzi che si formano ai suoi lati presentano caratteristiche diverse di forma, di quota e di numero e sono detti terrazzi asimmetrici o terrazzi di meandro. Si dicono convergenti i terrazzi le cui scarpate mostrano altezze decrescenti da monte verso valle, divergenti invece quelli con altezze che aumentano progressivamente secondo il senso di deflusso della corrente. In genere sono terrazzi convergenti i terrazzi climatici, terrazzi la cui origine è connessa a eventi climatici che hanno provocato variazioni nella portata dei corsi d'acqua tali da implicare estese migrazioni del punto neutro, con conseguenti interruzioni del loro normale ciclo evolutivo. Essendo di norma ubicati nelle parti medio-superiori delle valli, possono essere modellati, oltre che nei depositi alluvionali, anche nella roccia in posto; nel caso dei depositi alluvionali, i terrazzi climatici presentano spesso i caratteri di terrazzi inscatolati. Tipici sono al proposito i terrazzi climatici inscatolati formatisi nelle fasce pedemontane delle grandi pianure alluvionali, come per esempio la Pianura Padana, agli sbocchi dei principali corsi d'acqua, in concomitanza con le grandi glaciazioni quaternarie. Per detti terrazzi le fasi di deposizione (alluvionamento) si sono ripetute in occasione di ogni singola fase anaglaciale della glaciazione, dato che l'avvento di clima freddo e particolarmente umido ha provocato un notevole aumento delle precipitazioni (neve in alta montagna e piogge intense altrove) e, di riflesso, un sostanziale aumento di portata dei corsi d'acqua, accentuando la loro attività erosiva a monte e di deposizione a valle (allo sbocco nelle pianure); di converso, le fasi di erosione si sono realizzate a ogni singolo ritiro dei ghiacciai (fasi cataglaciali), in quanto il ritorno a un clima caldo e secco e la conseguente notevole diminuzione delle precipitazioni hanno fatto sì che i corsi d'acqua raggiungessero le piane precedentemente alluvionate meno carichi di materiale e quindi ancora dotati di energia sufficiente per incidere i depositi precedentemente abbandonati. I terrazzi divergenti si originano per ringiovanimento del corso d'acqua che li ha modellati, dovuto ad abbassamento del livello di base di questo. Se si tratta di abbassamento del livello di base generale, ossia del livello marino, i terrazzi vengono detti eustatici: sono localizzati nelle parti terminali dei corsi d'acqua.

Geomorfologia: terrazzo marino

Terrazzo con scarpata diretta parallelamente alla linea di costa, tipico delle fasce costiere interessate da abbassamenti ciclici del livello del mare (o innalzamenti della terraferma). I terrazzi marini rappresentano lembi di precedenti piattaforme marine di abrasione o di sedimentazione preservati dai successivi cicli di erosione; costituiscono le più classiche testimonianze degli abbassamenti relativi del livello marino.

Geomorfologia: terrazzo di degradazione

Sorta di gradinate che si sviluppano lungo i versanti vallivi modellati in rocce stratificate a giacitura tabulare, alternativamente dure e tenere. Sono il risultato di processi di degradazione meteorica selettiva, che provocano uno smantellamento relativamente più rapido degli interstrati teneri; sono particolarmente diffusi e ben sviluppati lungo i versanti di alcuni canyons.

Geomorfologia: terrazzo strutturale

Ripiano che si forma là dove una serie di strati uniformemente inclinati presenta un raddolcimento della pendenza.

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