canyon
s. angloamericano (dallo spagnolo cañon). Profonda incisione valliva, a versanti generalmente molto ripidi, scavata in corrispondenza di regolari e potenti pile di strati rocciosi in giacitura sub-orizzontale (struttura tabulare). L'origine dei canyon è dovuta alla predominanza della componente verticale nell'azione erosiva del corso d'acqua modellatore, per cui presentano, in alcuni casi, andamento planimetrico sinuoso, con tipici meandri incassati. L'aspetto incassato può essere interpretato come una conseguenza di fenomeni di ringiovanimento, analoghi a quelli che portano alla formazione delle valli sovraimposte. I versanti dei canyon sono quasi sempre caratterizzati dalla presenza di una sorta di gradinata naturale, per il succedersi su di essi dei cosiddetti terrazzi di degradazione meteorica, dovuti all'alternarsi di strati rocciosi diversamente resistenti agli effetti dell'alterazione e del dilavamento. Tipici esempi di canyon si rinvengono nell'altopiano del Colorado. Il termine ricorre largamente nella toponomastica degli USA : per esempio Canyon (Idaho e Texas), Canyon City (Oregon). § Canyon sottomarino: solco valliforme della scarpata continentale, lungo anche parecchie decine di km, che si prolunga talora sia verso la piattaforma continentale, sia verso la zona abissale, raggiungendo talvolta anche i 3-4 km di profondità. I canyon sottomarini presentano profilo trasversale a V e profilo longitudinale con inclinazione notevole, oscillante tra il 4 e il 12%, con frequenti rotture di pendenza, ma senza vere contropendenze; sono spesso ramificati e presentano tracciato sinuoso, privo però di veri meandri. Nonostante siano interessati da una rapida e continua sedimentazione, i canyon sottomarini non ne sono riempiti per l'instabilità dei depositi che facilmente alimentano frane e correnti di torbidità. Allo sbocco dei canyon sottomarini, alla base della scarpata continentale, si formano di conseguenza notevoli ammassi di materiale eterogeneo disposti a ventaglio e detti conoidi marini. Per spiegare l'origine dei canyon sottomarini sono state avanzate diverse ipotesi (valli fluviali sommerse, erosioni a opera di sorgenti sottomarine, solchi e gradini di faglia, ecc.), ma gli studiosi di morfologia sottomarina sono pressoché concordi nel ritenere che la loro genesi sia conseguente all'azione erosiva di correnti di torbidità che si propagano lungo la scarpata continentale, anche se per i canyon sottomarini che si raccordano a foci fluviali si considera il tratto inciso nella piattaforma continentale dovuto alla prevalente azione fluviale. I primi canyon sottomarini sono stati scoperti lungo la scarpata continentale al largo delle coste orientali degli USA e, in Europa, di fronte alla Costa Azzurra, nonché in prossimità delle coste occidentali della Corsica. In seguito, col progredire e l'estendersi delle esplorazioni sottomarine, la presenza di canyon sottomarini è stata accertata in numerose altre zone, fra le quali, in Italia, quelle del Mar Ligure.
Canyon . Veduta aerea di un tratto del Grand Canyon (Arizona) inciso dal fiume Colorado.
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Canyon. Il singolare aspetto dell'erosione selettiva nel Bryce Canyon, in Utah.
De Agostini Picture Library/M. Saini