tòro²
Indicesm. [sec. XVI; dal latino torus, cordone].
1) In architettura, modanatura convessa ad arco di cerchio, usata soprattutto nelle basi di colonne o nelle zoccolature.
2) In geometria, superficie di rotazione generata dalla rotazione di una circonferenza di raggio r intorno a una retta (asse di rotazione) complanare ed esterna alla circonferenza. Se a>r è la distanza dell'asse di rotazione dal centro del cerchio, fissando come asse z l'asse di rotazione e come asse x la retta passante per il centro del cerchio, l'equazione cartesiana del toro è (x²+y²+z²+a²-r²)²=4a²(x²+y²). L'area del toro vale 4π²ra, mentre il suo volume è 2r2π2a. Una rappresentazione topologica del toro si può ottenere a partire da un rettangolo identificando i lati opposti.
3) In botanica, ispessimento della lamella mediana e della parete primaria che interessa la porzione centrale delle punteggiature areolate. Il suo spostamento laterale in seguito alle variazioni di pressione fra le due cellule contigue lo fa funzionare da valvola nel regolare il passaggio laterale dei liquidi. È tipico delle Gimnosperme, ma è presente anche in alcune specie di Angiosperme.
4) In antropologia, toro occipitale, protuberanza ossea localizzata approssimativamente in corrispondenza della linea di fusione tra la squama (di origine membranosa) e il corpo (di origine cartilaginea) dell'osso occipitale; poco pronunciato o assente nelle popolazioni umane attuali è ben evidente in numerosi tipi umani preistorici; toro palatino, rilievo osseo di dimensioni variabili presente qualche volta, in corrispondenza della linea di sutura sagittale del palato osseo, in alcuni tipi umani; toro sopraorbitario, lo stesso che arcata sovraorbitale.