sporòfito
sm. [sec. XIX; sporo-+-fito]. Nel ciclo metagenetico che caratterizza i vegetali, fase diploide, costituita da un corpo più o meno differenziato, talvolta solo rappresentato dallo zigote, che dà origine per meiosi alle spore. Nelle Briofite lo sporofito, detto sporogonio, è relativamente ridotto, formato dalla seta e dall'urna nella quale si differenziano le spore, generalmente privo di clorofilla e dipendente quindi dal gametofito. A partire dalle Felci invece lo sporofito acquista sempre maggiore importanza e costituisce il corpo del vegetale ben differenziato in fusto, foglie e radice, mentre la fase aploide risulta ridotta. Nelle piante superiori tutte le parti appartengono allo sporofito, compreso il fiore, e solo poche cellule rappresentano il gametofito, il granulo pollinico e il sacco embrionale, quest'ultimo completamente racchiuso e circondato dai tessuti dello sporofito.