scantonatùra
sf. [sec. XVII; da scantonare]. Operazione di smussatura di un angolo. In concreto, lo spigolo smussato ottenuto con tale operazione. In particolare, nel linguaggio architettonico, fascia di raccordo piana, concava o convessa, posta all'incontro ad angolo di due superfici murarie per spezzarne la rigidità. Svariate e originali sono le soluzioni usate nell'architettura sei-settecentesca, dal cortile interno dell'oratorio dei Filippini a Roma (F. Borromini) al cantonale a bugnato del palazzo di Montecitorio (G. L. Bernini), fino alle corti del palazzo reale di Caserta (L. Vanvitelli). Nelle soluzioni urbanistiche il motivo si fa più caratteristico e geniale, legando l'edificio al tessuto urbano che lo circonda, come nel quadrivio delle Quattro Fontane a Roma, con nicchie e fontane negli smussi, o quello dei Quattro Cantoni di Palermo, con balconi, cornici e finestre.