scafàndro
sm. [sec. XVIII; dal francese scaphandre, propr., cintura di salvataggio, dal greco skáphos, scafo, e anér, andrós, uomo]. Ciascuno di quegli speciali indumenti protettivi impiegati dal palombaro per discendere sott'acqua. § Lo scafandro comune è una tuta di tessuto impermeabile, indossata sopra una combinazione di lana; essa lascia liberi la testa e le mani, facendo tenuta in corrispondenza dei polsi. La testa è protetta da un elmo metallico, munito di vetri, di presa d'aria e di valvola di scarico verso l'esterno, imbullonato o avvitato a una piastra metallica fissata al collo della tuta. La regolazione della quantità d'aria contenuta nello scafandro avviene comandando l'apertura della valvola di scarico con opportuni movimenti del capo. Il palombaro indossa pesanti scarpe con suola di piombo, mentre altri due pesi, pure di piombo, sono applicati sullo scafandro. L'aria, inviata di solito da una pompa a braccia sistemata su una barca, giunge allo scafandro attraverso un tubo (detto manichetta) di gomma o viene fornita da bombole che il palombaro porta con sé; essa serve per la respirazione e per regolare la spinta idrostatica; tale scafandro è impiegato di regola per profondità inferiori a 80 m. Lo scafandro a cappuccio è costituito da una specie di cappuccio di tela impermeabile, munito di vetri, provvisto di cinghie mediante cui è fissato al corpo; esso forma una campana d'aria intorno alla testa, alimentata con una pompa a braccia o con bombole. Può essere usato per lavori a piccola profondità, nonché per la fuoruscita del personale da sommergibili, per l'accesso a locali contenenti fumi, gas tossici ecc. L'uso degli scafandri precedentemente descritti è soggetto alle limitazioni derivanti dalla necessità di un'eventuale decompressione. Lo scafandro per grandi profondità, con il quale si possono superare i 200 m di profondità, è un involucro metallico resistente a pressione e stagno, opportunamente snodato, che protegge il palombaro; esso viene alimentato con aria a pressione costante pressoché atmosferica, fornita da una pompa installata a bordo del natante di appoggio o da bombole che il palombaro porta con sé.