decompressióne

sf. [sec. XX; de-+ compressione].

1) Negli impianti, riduzione della pressione di un aeriforme dal valore con cui questo viene immagazzinato o trasportato (in bombole, gasdotti, ecc.) al valore di utilizzazione. L'insieme dei dispositivi (riduttori, regolatori, valvole, ecc.) usati per la decompressione è spesso detto stazione di decompressione.

2) Insieme di operazioni eseguite da operatori subacquei durante la risalita da un'immersione per evitare fenomeni di embolia conseguenti l'eccesso di azoto accumulato nel sangue e nei tessuti durante la permanenza sott'acqua. Consta di una serie di soste, a quote e per tempi variabili in funzione della profondità raggiunta e del tempo d'immersione; tali soste vengono indicate da una tabella standard di decompressione e anche mediante un idoneo strumento (decompressimetro) e servono a consentire l'eliminazione graduale dell'azoto, realizzabile con la progressiva diminuzione della pressione entro tempi ben definiti. Per la malattia da decompressione, vedi malattia dei cassoni; per camera di decompressione, vedi camera.