sàssone
agg. e sm. e f. Proprio della Sassonia: storia sassone; abitante o nativo della Sassonia; gruppo di dialetti germanici. Il sassone antico, o basso-sassone per distinguerlo dal sassone occidentale e dal sassone superiore, è il dialetto basso-tedesco meglio conosciuto nella fase antica; i suoi documenti più importanti sono il grande poema sulla vita di Cristo Hēliand (sec. IX) e ampi frammenti del poema biblico Genesis. Si differenzia nettamente dai dialetti alto-tedeschi per l'assenza della seconda rotazione consonantica; per la costante monottongazione dei dittonghi ai, au rispettivamente in ē, ō; per la conservazione delle vocali ē, ō. Ha diversi fenomeni in comune con l'anglosassone e il frisone, anzi si può dire che costituisca l'area di transizione tra queste lingue germaniche e i dialetti alto-tedeschi. Il sassone superiore è il dialetto alto-tedesco della Sassonia di cui non si hanno documenti per la fase antica. Il sassone occidentale è l'area dialettale dell'anglosassone. § In grammatica, genitivo sassone, antico costrutto sintattico germanico in cui il genitivo possessivo precede il sostantivo che lo regge; è ancora usato molto frequentemente in inglese (the teacher's book, il libro dell'insegnante) e in minor misura anche in tedesco (Gottes Werke, le opere di Dio).