basso-tedésco

agg. e sm. Si dà questo nome all'insieme dei dialetti germanici parlati in Olanda, nella parte fiamminga del Belgio e in tutta la Germania settentrionale. La loro principale caratteristica è quella di aver conservato le originarie occlusive sorde e sonore germaniche, che nei dialetti alto-tedeschi hanno subito le trasformazioni della cosiddetta seconda rotazione consonantica. Nella fase antica si distinguono già due aree dialettali principali: quella del basso-franco a occidente (da cui si sono sviluppati i dialetti olandesi e del Belgio fiammingo) e quella del basso-sassone a oriente (da cui si sono sviluppati i dialetti della Germania settentrionale). Il documento letterario più importante nella fase antica è costituito dal poema sulla vita di Cristo, Heliand.

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