rosato
Indiceagg. e sm. [sec. XIV; da ròsa].
1) Agg., di color rosa: guance rosate.
2) Contenente estratto di rosa: miele rosato.
3) Sm., raro, colore del cielo, che si intravvede all'orizzonte, all'aurora.
4) Tipo di vino, noto anche col termine francese rosé, il cui colore occupa la gamma che va dal rosa pallido all'aranciato chiaro e i cui caratteri sia chimici sia organolettici, sono intermedi tra quelli dei vini bianchi e dei vini rossi. I rosati si ottengono utilizzando uve di colore rosso chiaro o rosa (grignolino), uve bianche e uve rosse assieme, o uve rosse in modo da estrarne poco colore. In quest'ultimo caso si separano le bucce ricche di colore dal resto del mosto quando questo ha raggiunto la colorazione voluta (4-12 ore). Il vino rosato ha di solito gradazione alcolica alta, superiore a quella dei vini rossi ottenuti con le stesse uve, e può essere secco, abboccato, amabile, delicatamente dolce. I rosati secchi si servono con gli antipasti di salumi (rosato del Cilento, chiaretto del Garda), con i minestroni (cerasuolo d'Abruzzo), con ostriche e frutti di mare, zuppe e risotti di pesce e con piatti di pesce cucinati con salse piccanti (teroldego rosato, frecciarossa). Sul dessert invece si adattano perfettamente i rosati dolci, quali il ramandolo e il ravello rosato. Nello stesso senso è usato il dim. rosatèllo.