rivestiménto

sm. [da rivestire]. Atto ed effetto del rivestire; ciò che serve a rivestire: rivestimento di un divano, di una parete; rivestimento metallico, ligneo, in ceramica. § Strato di materiale (marmo, cotto, ceramica, intonaco, pannelli vitrei, metallo, materie plastiche, ecc.) usato per ricoprire le superfici esterne o interne di una struttura edilizia. Presente fin dalle costruzioni più antiche, l'uso del rivestimento può essere motivato da ragioni pratiche (di consolidamento, protezione dall'usura, dal calore, ecc.), oppure, quando si tratti di marmi policromi, stucchi, mosaici, rilievi, bugnati, smalti, ceramiche, ecc., assumere un significato decorativo autonomo, più o meno omogeneo con la struttura cui si sovrappone. § Operazione con cui si ricopre la superficie di un materiale base con uno strato aderente metallico o non metallico a scopo decorativo, protettivo, ecc. Per quanto concerne il rivestimento di oggetti metallici con polimeri termoplastici, una delle tecniche più note è il rivestimento in letto fluido, realizzato con cloruro di polivinile e nylon 11, effettuato per fluidificazione a temperatura ambiente della resina polimerica a fine granulometria, tramite un flusso gassoso; l'insieme delle particelle di resina assume un aspetto omogeneo simile a un liquido poco viscoso. L'oggetto da rivestire, portato precedentemente a temperatura superiore a quella di rammollimento della resina, viene immesso nel letto, dove le particelle di resina, a contatto con il pezzo caldo, fondono, rivestendolo omogeneamente; lo spessore del rivestimento è funzione del tempo di immersione. Altra tecnica applicata è il dipping, ossia il rivestimento per immersione. Per il rivestimento con materiali metallici, vedi metallizzazione e deposizione. § Nella tecnica mineraria, opera di sostegno di un pozzo, a sezione costante, con funzione resistente, protettiva, quasi sempre impermeabile; viene realizzata in muratura di pietrame o mattoni, in calcestruzzo semplice o armato, in tubi di acciaio o di ghisa, in elementi metallici. È detta anche armatura continua. § Camicia di rame o di leghe antifrizione che avvolge il nucleo di piombo nei proiettili destinati a velocità superiori a 500 m/s. Ha lo scopo di impedire la fusione superficiale del piombo a causa dell'attrito con l'anima della canna. Il rivestimento è obbligatorio per tutti i proiettili per uso militare. § Nei forni e nei crogioli, la parete interna in materiale refrattario; secondo le operazioni che vi si svolgono può essere acido (con alta percentuale di silicio), basico (con alta percentuale di magnesio), oppure di tipo particolare (per esempio, grafite).