proteinoterapìa
sf. [sec. XX; da proteina+terapia]. Introduzione per via parenterale di sostanze proteiche (albume d'uovo, caseina, peptone, latte e soluzioni colloidali di alcuni metalli) allo scopo di potenziare i meccanismi di difesa dell'organismo. Queste sostanze provocano una reazione che nelle forme più accentuate ricorda lo shock anafilattico; a differenza dell'anafilassi, però, compare quasi sempre la febbre, che spesso acquista un'importanza preminente su tutti gli altri sintomi. La proteinoterapia è impiegata nel trattamento delle malattie infettive, soprattutto nei casi in cui i processi reattivi di difesa siano particolarmente torpidi. L'efficacia dei trattamenti antibiotici oggi disponibili ha reso la proteinoterapia un trattamento obsoleto che, anche a causa degli effetti collaterali, non viene più praticato.