pangolino
sm. [sec. XIX; dal malese pĕng-gōling, propr. animale che si arrotola, tramite il francese pangolin]. Nome dei Mammiferi Sdentati dell'ordine dei Folidoti, comprendente la sola famiglia dei Manidi e l'unico genere Manis. Di corporatura assai allungata (la lunghezza totale varia tra 1 60 e i 180 cm, la metà dei quali sono di coda), presentano il capo, la regione dorsale, la coda e la parte esterna degli arti ricoperti di grosse squame cornee di origine epidermica disposte a embrice, come tegole di un tetto, per cui talora sono detti anche Squamati. Le squame dorsali sono disposte simmetricamente in file longitudinali; la pelosità è assai ridotta ed esiste solo dove mancano le squame (parti inferiori e interne degli arti). La testa è corta e conica, gli arti plantigradi e pentadattili hanno robuste unghie. La dentatura è totalmente assente, carattere di convergenza con i formichieri americani, dei quali hanno analogo regime alimentare, a base di formiche, termiti e altri insetti, catturati a mezzo della lunga lingua, vermiforme e protrattile. Lo stomaco ha una speciale conformazione nella regione del piloro per triturare la massa degli insetti ingeriti. Il ciclo riproduttivo dei pangolini è poco noto, ma si sa che le femmine danno alla luce un solo piccolo. I pangolini, di costumi notturni, vivono nelle regioni tropicali in foreste e nelle zone a savana, in Africa e in Asia sudorientale. Tra le varie specie vanno ricordate: Manis pentadactyla, diffuso in Cina meridionale, Manis temmincki, dell'Africa orientale e meridionale, Manis crassicaudata, di India e Ceylon, Manis gigantea, la specie più grande, dell'Africa occidentale e centrale.