omeòtico
IndiceDescrizione generale
agg. (pl. m. -ci) [dal greco hómoios, simile]. Con l'espressione geni omeoticici si riferisce a una famiglia di geni simili tra loro, presenti in tutti gli animali pluricellulari, aventi la funzione di dirigere lo sviluppo embrionale. Ogni organismo pluricellulare è costituito da tessuti diversi, originati tutti dall'uovo fecondato. La differenza tra le cellule dei diversi tessuti è legata in misura rilevante al fatto che queste producono proteine diverse. Ogni proteina è codificata nel genoma della cellula da uno specifico gene, una sequenza di nucleotidi nel DNA del nucleo cellulare.
La differenziazione cellulare
Poiché tutte le cellule dell'organismo condividono lo stesso corredo genico, è chiaro che il differenziamento cellulare è legato non alla presenza/assenza di geni, ma alla loro differente espressione nei diversi tipi cellulari. La regolazione dell'espressione genica in relazione al differenziamento cellulare è particolarmente importante nel corso dello sviluppo embrionale, un periodo nel quale cellule inizialmente uguali si sviluppano in modo diverso. Nel corso degli ultimi anni sono stati chiariti almeno in parte i meccanismi che regolano l'espressione genica nel corso della vita embrionale, con la dimostrazione della ubiquitarietà e del funzionamento dei geni omeotici. I geni omeotici codificano per piccole proteine capaci di legarsi al DNA nucleare e di regolarne l'espressione; essi pertanto determinano quali proteine saranno prodotte dalla cellula e promuovono il differenziamento cellulare. I geni omeotici sono espressi in misura diversa nei vari tessuti dell'embrione, spesso secondo un definito gradiente di polarità (per esempio testa-coda o, per gli arti, prossimale-distale). Quali segnali attivino l'espressione dei geni omeotici è ancora incerto, ma sembra che siano implicati il contatto tra le cellule e la secrezione di ormoni locali (forse anche i fattori di crescita quali NGF ed EGF). È inoltre ben noto che già nel citoplasma della cellula uovo sono presenti gradienti della concentrazione di varie proteine e che questi esercitano un effetto morfogenico; non è ancora chiaro però quali recettori di membrana siano implicati nel riconoscimento di questi gradienti e in qual modo questo “segnale molecolare” influenzi l'espressione dei geni omeotici.