oftalmìa
sf. [sec. XIV; dal greco ophthalmía, da ophthalmós, occhio]. Termine generico con il quale vengono indicate alcune forme di congiuntivite quali oftalmia dei neonati, oftalmia traumatica, oftalmia da sole, oftalmia simpatica. Quest'ultima, molto grave, interessa l'uvea dell'occhio sano e consegue a lesioni traumatiche dell'altro occhio, anche dopo 6-7 settimane; la prognosi è sempre riservata perché spesso il processo evolve fino a portare a completa cecità, se non si provvede tempestivamente all'enucleazione dell'occhio simpatizzante (vedi occhio). § In veterinaria, oftalmia infettiva, malattia sostenuta da un genere di microrganismi, rappresentato dall'unica specie Colesiota conjunctivae, che provoca una congiuntivite nella pecora, nel bovino, nella capra, nel suino e nel pollo. Nella forma lieve si manifesta con una congiuntivite purulenta la cui guarigione è piuttosto rapida, mentre, nella forma grave, l'infiammazione congiuntivale è accompagnata da cheratite e, spesso, da ulcera corneale.