ofiolite
sf. [ofio-+-lite]. Nome di un complesso di rocce eruttive e metamorfiche di composizione basica e ultrabasica. Le ofioliti, note anche come pietre verdi dal colore predominante dei tipi litologici costituenti, si presentano in masse più o meno lenticolari di dimensioni variabili da pochi metri a qualche chilometro, inglobate in potenti coltri di origine sedimentaria, metamorfosate e tettonizzate nell'ambito delle catene montuose. Più precisamente si è stabilito che il termine ofiolite non deve indicare un tipo di roccia particolare, bensì un'associazione di rocce femiche e ultrafemiche caratterizzata, dal basso verso l'alto, da un complesso basale peridotitico, metamorfosato, un complesso gabbrico, dicchi femici e un complesso di lave basaltiche a cuscino. Questa sequenza, inoltre, può essere ricoperta da sedimenti oceanici. Le ofioliti sono state considerate come il risultato dell'intrusione di magmi basici nei depositi sedimentari eugeosinclinalici durante la fase di geosinclinale del ciclo orogenetico. Secondo un'altra interpretazione le ofioliti rappresenterebbero frammenti alloctoni di antica crosta oceanica, strappati e impilati sull'orogene nel corso di una orogenesi (vedi orogenetico). Successivamente queste rocce con l'evolversi dell'orogenesi sarebbero state frantumate, dislocate, metamorfosate, ecc. Nell'ambito di questa ipotesi, le aree del nostro pianeta, nelle quali affiorano i complessi ofiolitici, denominate megasuture, vengono interpretate come antiche zone di convergenza tra placche litosferiche. Le ofioliti hanno anche importanza economica locale, potendo essere sfruttate come pietre ornamentali o perché talora sono loro associate mineralizzazioni utili.