litura
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sf. [sec. XVI: dal latino litūra, spalmatura, dal tema di linĕre, ungere, spalmare].
1) Presso gli antichi Romani, cancellatura di ciò che era scritto su una tavoletta cerata, ottenuta spianando di nuovo la cera.
2) In filologia, cancellatura su codici; anche lo scalpellamento di qualche parola di un'iscrizione lapidaria.