impasto (sostantivo)

sm. [sec. XVI; da impastare].

1) L'operazione dell'impastare.

2) Miscuglio che si ottiene impastando insieme elementi diversi, specialmente materie prime, sia manualmente sia con l'ausilio di macchine: impasto ceramico, di malta; preparare l'impasto per un dolce; un impasto di colori. In particolare, nell'industria tessile, lo stesso che mischia. Fig., insieme di elementi eterogenei intimamente legati fra loro: quell'uomo è un impasto di qualità e di difetti. § Nel linguaggio artistico, materia pittorica risultante dalla mescolanza di pigmenti di diversa origine: lavorata con spatole e pennelli, viene applicata alla superficie da dipingere. Svariatissime possono essere le sue caratteristiche tecniche, dipendenti dal tipo di sostanze usate e dalle quantità reciproche di pigmenti e solventi. Da quello sottile e immateriale di Leonardo a quello ricco e corposo degli impressionisti, l'impasto, che possiede un suo intrinseco valore estetico e prende vita nel rapporto con la superficie (tavole, trame fini o grosse, ecc.), si piega a ogni tendenza stilistica e sensibilità personale. § Nella psicanalisi, processo attraverso il quale, nella persona normale, l'istinto di vita e l'istinto di morte si fondono in un insieme equilibrato. Viene spesso usato anche il termine fusione, derivato dall'inglese.