idròa
sf. [da idro-+greco ō(i)á, pl. di ō(i)ón, uovo]. Dermatite (detta anche pemfigo pruriginoso) a eziologia ignota, caratterizzata da elementi vescicolosi e bollosi. Le principali varietà sono: idroa febbrile, o erpete semplice cutaneo disseminato, raro, si manifesta nei bambini e si complica talora con l'insorgenza acuta di encefalite, febbre elevata, notevole compromissione dello stato generale; idroa gravidica, insorge durante la gravidanza con l'aspetto di una dermatite erpetiforme; idroa porfirica, fotodermatite, che complica il decorso delle porfirie acute; idroa estiva, o vacciniforme, colpisce più di frequente i bambini mediante l'azione dei raggi solari e si localizza alle regioni scoperte del corpo. È caratterizzata dalla comparsa di vescicole-pustole a componente infiammatoria che evolvono con ulcerazioni suppuranti e croste brunastre, che cadono lasciando cicatrici bianche; idroa vescicolare, caratterizzata da una papula-vescicola iniziale che si circonda di una corona di vescicole secondarie, a volte anche doppia, mentre la vescicola centrale va incontro a essiccazione e si ricopre di una crosta. La diagnosi si formula con l'analisi microscopica di prelievi dagli elementi vescicolo-bollosi. La terapia locale è a base di blu metilene o violetto di genziana; quella generale a base di cortisonici.