granduca
sm. (pl. -chi) [sec. XVI; da grande+duca]. Titolo sovrano (legato cioè a effettiva sovranità su un territorio) posto nella gerarchia nobiliare tra quello di duca e quello di re. Fu concesso per la prima volta in Italia nel 1569 da Pio V al duca di Firenze Cosimo I, che lo trasmise ai successori fino al 1859. Nel resto dell'Europa, a eccezione della Lituania, granducato dal sec. XIII, il titolo si diffuse solo a partire dal sec. XIX. Lo assunsero il langravio di Assia-Darmstadt, l'elettore di Baden e di Würzburg. Al Congresso di Vienna (1815) il titolo fu assegnato ai duchi di Sassonia-Weimar, di MeclemburgoSchwerin, di Meclemburgo-Sharitz, di Oldenburgo e di Lussemburgo. Nell'Europa settentrionale e orientale fu riconosciuto ai sovrani di Finlandia, dal 1809 al 1917, e a tutti i membri della famiglia imperiale russa fino al 1866. Il solo granducato oggi esistente è quello del Lussemburgo.