giunco

sm. (pl. -chi) [sec. XIV; latino iuncus]. Nome comune di varie specie di piante con culmi cilindrici più o meno cavi, rigidi, e foglie laminari o tubulose, appartenenti a generi diversi (Juncus, Scirpus, Schoenus, ecc.), che spesso vivono in caratteristiche formazioni (giuncheti) di estensione variabile, nei luoghi paludosi, negli acquitrini o sulle rive dei laghi e dei corsi d'acqua. Esempio tipico è dato dalle specie del genere Juncus, della famiglia Giuncacee: sono erbacee perenni originarie dell'Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale, per lo più cespitose, alte fino a ca. 80 cm, con foglie color verde scuro, lineari-canalicolate o filiformi o cilindriche, appuntite, e scapi pure cilindrici, con infiorescenze laterali o terminali. I fiori sono incospicui, i frutti piccole capsule. Sovente le foglie di alcune specie vengono impiegate per impagliare sedie, fare stuoie o in altri lavori di intreccio. § Con rif. alla flessibilità del giunco, il termine è usato con senso fig. per indicare una donna flessuosa, una persona dal carattere docile; loc., flessibile, pieghevole come un giunco, elastico, detto di corpo o di mente.

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