Lessico

(toscano diàccio), sm. e agg. (pl. f. -ce) [sec. XIII; da ghiaccia].

1) Sm., le varie forme cristalline dell'acqua allo stato solido: ghiaccio naturale, meteorico, marino; ghiaccio secco; lastra di ghiaccio; tempesta di ghiaccio. Fig., mancanza di calore vitale, sentimentale, morale e simili: “volge tutto in ghiaccio il primo ardore” (Ariosto); loc.: essere di ghiaccio, sembrare un pezzo di ghiaccio, non reagire agli stimoli degli affetti e delle passioni, in particolare agli stimoli sessuali; farsi un ghiaccio, sentire il sangue farsi di ghiaccio, restare immobile, attonito per paura, sbigottimento e simili; rompere il ghiaccio, avviare o riavviare un rapporto, un dialogo, un'amicizia, un affare, ecc.; rompere il ghiaccio con qualche cosa, prendervi familiarità, consuetudine.

2) Agg., che è o che ha molto freddo: “un sudore ghiaccio mi bagnava la fronte” (Baldini); fig., insensibile: “discioglieva finalmente il ghiaccio suo cuore” (Pea).

Chimica e fisica

Sono note cinque distinte forme cristalline del ghiaccio, indicate rispettivamente come ghiaccio I, ghiaccio II, ecc. Quando, alla temperatura di 0 ºC, l'acqua solidifica alla pressione atmosferica, si ottiene il ghiaccio I, che è la forma di gran lunga più importante, essendo le altre stabili solo alle alte o altissime pressioni. La trasformazione dell'acqua in ghiaccio I decorre con un aumento di volume, essendo il peso specifico del ghiaccio I di 0,92 e cioè inferiore dell'8% circa a quello dell'acqua allo stato liquido. Le varietà di ghiaccio stabili alle alte pressioni sono, invece, tutte più pesanti dell'acqua. Il ghiaccio I presenta un reticolo cristallino del sistema esagonale: la sua simmetria esagonale appare evidente osservando al microscopio i minutissimi cristalli di neve. Se il congelamento dell'acqua ha luogo a una temperatura compresa tra 0 e -1,5 ºC il ghiaccio ottenuto è generalmente incolore e perfettamente trasparente; a temperatura più bassa si forma in genere un ghiaccio biancastro e più o meno opaco a causa della presenza di minutissime bolle d'aria o di inclusioni di carbonato e di solfato di calcio provenienti dalla durezza delle comuni acque: operando, però, in modo da eliminare queste impurezze si ottiene un ghiaccio perfettamente trasparente anche a temperature più basse.

Geografia fisica

In natura il ghiaccio è variamente rappresentato, potendo risultare da congelamento di acque continentali (di sorgenti, corsi d'acqua o bacini lacustri) o marine, o da precipitazioni atmosferiche, direttamente (neve, grandine) o indirettamente (ghiacciai). § Il ghiaccio marino si forma per congelamento di acqua di mare. Il congelamento ha inizio per valori della temperatura esterna di -5 ºC in acque calme e di -10 ºC in acque mosse: si forma dapprima una miriade di cristallini di ghiaccio (slush o sludge) che galleggiano in superficie conferendole un aspetto oleoso; successivamente, o per progressione nella formazione dei cristalli dovuta a ulteriore abbassamento della temperatura, o per apporto nevoso, i cristalli si agglomerano costituendo caratteristiche placche dai bordi rialzati, di dimensioni metriche, simili a frittelle (pancake-ice). L'unione di questi isolotti porta alla formazione della banchisa, una distesa continua di ghiaccio dello spessore di ca. 2 m, sufficiente, a causa della scarsa conducibilità termica del ghiaccio, a impedire un ulteriore congelamento delle acque sottostanti. Il ghiaccio marino risulta formato da ghiaccio puro e acqua ad alta concentrazione di sali, che possono anche separarsi per cristallizzazione frazionata se le condizioni fisico-chimiche lo consentono. La banchisa, sotto l'azione del moto ondoso e delle correnti si frammenta dando origine al pack, distesa di vasti lastroni (floe) che vanno alla deriva separati l'un l'altro da tratti di mare libero, detti polynia. I lastroni di ghiaccio possono scontrandosi e accavallandosi costituire ammassi irregolari, anche di notevole altezza, detti hummock. ❏ Il ghiaccio di fondo è quello che riveste il fondo di un bacino lacustre o di un corso d'acqua formando a volte notevoli ostacoli, per progressivo deposito, al deflusso delle acque e innalzandone il livello; è dovuto alle basse temperature conseguenti, nei mesi invernali, all'irradiamento dei materiali costituenti l'alveo. Sui fondali marini è eccezionale e riveste oggetti investiti da correnti discendenti di acqua sopraffusa.§ Il ghiaccio fossile consiste in residui di lingue o calotte glaciali sfuggiti alla fusione perché protetti da un rivestimento di materiale morenico.

Industria alimentare

Industrialmente il ghiaccio si ottiene provocando il congelamento dell'acqua contenuta in appositi stampi immersi in una salamoia costituita generalmente da una soluzione acquosa di cloruro di calcio, di magnesio o di sodio o da altre miscele speciali. Il raffreddamento della salamoia viene ottenuto immergendo in essa l'evaporatore di una macchina frigorifera o facendola circolare in tubi che attraversano l'evaporatore. Durante il congelamento l'acqua viene tenuta in agitazione per favorire la formazione di ghiaccio trasparente. Al termine dell'operazione gli stampi vengono immersi per breve tempo in acqua tiepida allo scopo di provocare la fusione di un sottile strato superficiale del blocco di ghiaccio facilitandone l'estrazione.

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