fenilidrazina
sf. [fenil-+idrazina]. Composto chimico di formula C6H8N₂ e che presenta la struttura C6H5NHNH₂ di fenilderivato dell'idrazina, H₂NNH₂. Si prepara dall'anilina trasformandola per azione dell'acido nitroso nel diazocomposto corrispondente, come per esempio in cloruro di fenildiazonio C6H5N₂Cl; questo può poi venir trasformato in fenilidrazina per azione di riducenti diversi, in genere il solfito di sodio. La fenilidrazina viene spesso usata in laboratorio quale reattivo delle aldeidi e dei chetoni. Industrialmente trova impiego come intermedio per la preparazione dei farmaci antipiretici del gruppo dell'antipirina e del piramidone e per quella dei coloranti del gruppo della tartrazina. La fenilidrazina è un potente veleno del sangue, nel quale provoca la lisi e quindi la distruzione dei globuli rossi. Per tale proprietà è stata pure adoperata in terapia, nelle emopatie caratterizzate dall'aumento dei globuli rossi.