fóndaco
Indicesm. (pl. -chi) [sec. XIV; arabo funduq, dal greco pandochêion, magazzino, albergo].
1) Depositi di merci che nelle città dell'Africa settentrionale ospitavano anche i mercanti e le loro bestie. Erano la versione cittadina dei khan o caravanserragli iranici e anatolici e, come questi, avevano locali disposti su due piani sui quattro lati di un cortile interno, nel quale trovavano posto gli animali. Nel Marocco il fondaco era di solito un semplice deposito di mercanzie. In Occidente, il termine indica l'edificio dove i mercanti forestieri, a partire dal Medioevo, depositavano le loro merci, eseguivano traffici e spesso dimoravano. Noto e ricchissimo era il fondaco dei Tedeschi (1288) a Venezia, con facciata affrescata da Giorgione e Tiziano. Regionalmente il nome di fondaco è ancora dato a empori, a magazzini o ad alloggi con osteria.
2) Il termine indicò anche la dogana e i locali attigui nonché il magazzino comunale dove si conservavano la farina e le biade, sia come oggetto di compravendita, sia come riserva in caso di carestia.