banchina
Indicesf. [sec. XVIII; da banco].
1) Panchina, sedile di legno o pietra in giardini, sale d'aspetto, ecc.
2) Ogni opera interna a un porto e attrezzata per consentire l'attracco e l'ormeggio di navi o imbarcazioni e l'effettuazione delle operazioni di imbarco e sbarco di merci e passeggeri. Generalmente il piano di banchina è ricavato sulle opere costruite in corrispondenza delle calate di riva e dei ponti sporgenti e ha larghezza sufficiente per accogliere quanto è necessario per le operazioni che sulla banchina si svolgono (per esempio bitte, colonne e anelli di ormeggio, strada carraia, binari ferroviari, gru, elevatori, ecc.). Le banchine possono essere in legno, edificate su palafitte, e in cemento armato; esistono anche banchine galleggianti il cui piano di carico e scarico è costituito da elementi modulari, galleggianti, in materiale plastico (vetroresina) o ferro, collegati da snodi articolati.
3) Marciapiede rialzato, rispetto al piano viario, nelle stazioni ferroviarie, metropolitane e per autobus, atto ad agevolare l'accesso dei viaggiatori e delle merci sui veicoli. Nelle stazioni per autotrasporto di merci, si dice banchina per rimorchi la piattaforma posta a livello del piano di carico degli automezzi e collegata col piano stradale da un piano inclinato in modo da facilitare un rapido scarico o carico delle merci. Anche la striscia di piattaforma stradale compresa tra il limite della massicciata e il ciglio, adibita al passaggio del personale addetto alla sorveglianza e alla manutenzione. Viene detta anche banchina di ispezione.
4) Porzione di piano stradale parallelo alla carreggiata e separato da questa da cordoli in pietra, da alberi, paracarri, guardrails o da una semplice striscia verniciata di colore giallo. Serve quale zona di sicurezza per il transito dei pedoni, per soste di emergenza dei veicoli, per impedire che veicoli molto pesanti danneggino il ciglio della massicciata stradale. Nelle strade con notevole volume di traffico, soprattutto veloce, le banchine debbono avere una larghezza di almeno 1,50 m; nelle autostrade, le funzioni della banchina sono assolte dalla corsia di emergenza. In partic.: banchina per ciclisti, pista parallela alla carreggiata stradale, nettamente separata da questa, adibita al solo transito dei ciclisti. Ha larghezza variabile da 1 a 1,80 m. È detta anche pista ciclabile o ciclopista.
5) Elemento costruttivo orizzontale, in muratura o calcestruzzo, posto sotto un elemento verticale con funzione di ripartizione dei carichi. In particolare: A) Banchina di fondazione, piano d'appoggio di una fondazione costituito da uno strato di calcestruzzo magro di sottofondazione (magrone) gettato direttamente sul terreno allo scopo di isolare i muri in elevazione e distribuire uniformemente i carichi sul terreno. B) Banchina di collegamento, trave in legno, ferro o cemento armato, dello spessore del solaio, posta sul colmo dei muri perimetrali di un edificio; viene detta anche corea o, più propriamente, cordolo. Oltre alla funzione di collegamento dei maschi murari viene anche sfruttata come architrave sopra le aperture della facciata. C) Banchina di colmo, nei tetti con orditura alla piemontese, trave in legno, ferro o cemento armato posta sui muri di colmo. D) Banchina di coronamento, elemento, in pietra naturale o mattoni disposti a coltello, decorativo del colmo di un muro isolato.
6) Nel golf, uno degli ostacoli artificiali disposti sul percorso, detto con termine internazionale bunker. È costituita da una depressione del terreno riempita di sabbia e con sponde prive di ostacoli. Situata nei pressi della piazzola, deve essere tale che il giocatore possa rimuovere la palla con un sol colpo, anche se difficile .
7) Nell'ippica, rialzo di terra usato nelle corse a ostacoli; deve essere sufficientemente ampio da permettere al cavallo, nel salto, di posarci gli zoccoli.