endogèo
agg. [endo-+-geo]. In zoologia, lo stesso che sotterraneo o che vive dentro la terra. Per esempio Ambiente endogeo, organismo endogeo. § L'ambiente endogeo è quello delle piccole cavità naturali (per esempio le crepe delle rocce), o artificiali (per esempio gallerie e tane di animali), fino agli spazi compresi fra i granelli di terra o sabbia. Nell'ambiente endogeo l'acqua è presente in quantità variabile e può rappresentare un fattore limitante. Se è abbondante, l'ambiente endogeo può ospitare Protozoi e animali completamente acquatici, come Rotiferi, Nematodi, Anellidi, ecc. Anche i sali, normalmente contenuti nell'acqua, possono essere fattori limitanti per la presenza di alcuni animali. Gli animali endogei sono in genere piccoli, come gli Artropodi e altri invertebrati, ma non mancano quelli di taglia media, come alcuni Urodeli, Sauri, Ofidi e micromammiferi, o addirittura grande, come alcuni Oligocheti che possono superare i due metri di lunghezza; hanno inoltre forma allungata, con arti ora ben sviluppati (alcuni Artropodi), ora variamente ridotti fino all'assenza completa e, in questo caso, con locomozione serpentiforme. Molti animali fra i più strettamente adattati all'ambiente endogeo hanno occhi e pigmentazione pure ridotti. Alcuni presentano strutture atte allo scavo (Artropodi, Anfibi, Rettili).