duchoborcy
sm. pl. russo (propr. lottatori dello spirito). Setta razionalistica della Chiesa ortodossa russa, di origini sconosciute, sorta verso il 1740 nel governatorato di Harkow. In lotta con il governo dello zar Paolo I ed esiliati in Siberia, nuovamente banditi in Tauride e in Transcaucasia (1841) per l'intolleranza del clero ortodosso, nel 1895 gli aderenti alla setta, sotto l'influsso di L. Tolstoi, rifiutarono di servire nell'esercito, distrussero le loro armi e, ridotti alla fame, emigrarono per lo più a Cipro e in Canada. Per i duchoborcy la luce interiore della ragione costituisce l'ultimo criterio di verità, essi respingono la Chiesa statale, la rivelazione soprannaturale, i giuramenti e il servizio militare, interpretano allegoricamente la Bibbia e tutti i dogmi cattolici, predicano l'uguaglianza tra tutti gli uomini.