dògma o dòmma

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Lessico

sm. (pl. -i) [sec. XVI; dal greco dógma-atos, opinione, tramite il latino dogma-ătis]. Verità rivelata da Dio in modo soprannaturale e proposta dal magistero ecclesiastico ai credenti come oggetto di fede: dogma della Trinità, dell'Immacolata Concezione. Per estensione, massima, principio affermato come verità fondamentale e indiscutibile: dogma filosofico, giuridico; anche tutto ciò in cui si crede fermamente, che si considera evidente, inoppugnabile: le sue parole sono un dogma per tutti noi.

Religione: cristianesimo

Nel Nuovo Testamento il termine dogma è adoperato nel senso di legge o prescrizione. Solo nel sec. II il concetto di dogma evolve fino a significare una dottrina autoritativa in cui si esprime il contenuto della Rivelazione: sia per motivi legati all'ordinamento interno della Chiesa e all'istruzione catechetica, sia soprattutto per preservarne intatta la retta dottrina contro i pericoli di contaminazione con l'eresia gnostica. L'oggettiva natura divina del dogma da un lato, e, d'altro lato, l'infallibilità della Chiesa nella definizione di esso – che si esprime nella certezza dell'assistenza dello Spirito Santo – costituiscono i presupposti teologici fondamentali del concetto cattolico di dogma. Accanto a essi si pone al tempo stesso la dottrina dell'evoluzione dogmatica, la cui formulazione risale al secolo scorso (J. A. Moehler, J. H. Newman), e secondo la quale il dogma, definito in un certo momento della storia della Chiesa, pur essendo interamente vero, non esaurisce nella propria definizione tutto il proprio contenuto di verità, che è perciò suscettibile di sempre nuovi approfondimenti ed esplicitazioni, che si situano in una linea di sviluppo organico e sempre coerente con le proprie premesse. Nel protestantesimo per dogma s'intende fondamentalmente l'espressione – storicamente condizionata – del contenuto della fede della Chiesa, ovvero del suo costante tentativo di comprensione della verità rivelata; la Parola di Dio, attestata nella Scrittura, è al tempo stesso ciò verso cui il dogma indirizza i credenti e l'unico fondamento del dogma medesimo. L'autorità e la normatività del dogma derivano quindi solo dalla sua conformità con la testimonianza biblica, e dunque dalla sua intrinseca corrispondenza con la verità, non dal fatto che esso sia definito dal magistero ecclesiastico: di conseguenza il protestantesimo rigetta la tradizione come fonte della Rivelazione e il magistero infallibile della Chiesa. § Le prime formulazioni dogmatiche cristiane – intese come enunciazioni sintetiche tendenti a esprimere l'essenza del Vangelo – sono rintracciabili nel cristianesimo primitivo e in quello del periodo immediatamente seguente, dove costituiscono l'oggetto delle antiche confessioni di fede: così è per l'affermazione neotestamentaria: “Gesù è il Signore” (Kyrios Iesous, I Corinti 12,3; Filippesi 2,11) e per le asserzioni contenute nel primitivo Credo battesimale, o Simbolo apostolico (sec. II), preceduto già dall'enunciazione trinitaria di Matteo 28,19. Un primo periodo nella storia dei dogmi (sec. IV-VII) si caratterizza in gran parte sia per l'ambito geografico e culturale – il cristianesimo d'Oriente – in cui essi si vennero formulando, sia per l'orientamento propriamente teologico e cristologico della loro formulazione: in tale periodo, infatti, per superare le controversie sorte al proposito, si definiscono nei concili ecumenici il fondamentale dogma trinitario (Nicea 325, Costantinopoli 381) e quello cristologico (Efeso 431, Calcedonia 451). Il trapasso nell'area cristiana occidentale del processo di elaborazione dogmatica della Chiesa coincide con l'assunzione di un orientamento antropologico e soteriologico nella formulazione dei dogmi: nel 529, col sinodo di Orange, si conclude la controversia sul problema del peccato e della grazia; nel Concilio Laterano del 1215 si definisce il dogma della transustanziazione. Nell'età moderna e contemporanea vengono definiti dal cattolicesimo i dogmi sull'infallibilità pontificia (Concilio Vaticano I, 1870) e quelli mariologici (Immacolata Concezione, 1854; Assunzione di Maria al cielo, 1950). Per il protestantesimo la storia dei dogmi può dirsi conclusa con le definizioni della Chiesa primitiva e antica, che, peraltro, sono soggette alla possibilità di una revisione storico-critica della loro formulazione.

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