disossidazióne

sf. [sec. XIX; da disossidare]. Operazione, detta anche deossidazione, eseguita allo scopo di eliminare da un materiale metallico allo stato liquido o più raramente allo stato solido l'ossigeno che potrebbe compromettere le proprietà di tale materiale. Per esempio, nella conversione dell'acciaio, rimane disciolto nel bagno metallico un certo tenore di ossigeno, la cui eliminazione viene ottenuta mediante aggiunta al bagno metallico di ferroleghe contenenti silicio o manganese in tenore tale da provocare la rapida risalita delle inclusioni formatesi fino a raggiungere la scoria. La disossidazione è un'operazione comune in fonderia: per esempio, nella fabbricazione di getti di alluminio vengono usati come disossidanti leghe a base di sodio, in quella dei getti in rame leghe a base di fosforo, silicio, magnesio.