diàstasi

sf. [sec. XVIII; dal greco diástasis, separazione].

1) In medicina, separazione permanente delle superfici articolari appartenenti a due ossa parallele (per esempio, tibia e perone, radio e ulna).

2) Nome con cui vengono indicate miscele di enzimi di provenienza varia che hanno la proprietà di scindere l'amido in carboidrati di minore peso molecolare. Una comune diastasi è quella di malto, maltodiastasi, che scinde l'amido in destrine e maltosio. Viene adoperata per eliminare le incrostazioni amilacee, per solubilizzare l'amido, per trasformarlo in zuccheri a basso peso molecolare. La takadiastasi è un complesso di fermenti amilolitici prodotti da un microrganismo, l'Aspergillus oryzae, che cresce sul riso bagnato. Adoperata in Giappone per preparare il sakè, e in numerosi altri Paesi per la produzione del whisky, è usata anche come antidispeptico.