descrizióne

Lessico

sf. [sec. XIII; dal latino descriptío-ōnis].

1) Il descrivere e le parole con cui si descrive; esposizione, rappresentazione verbale: la descrizione di un avvenimento, di un luogo, di una persona.

2) Anticamente, iscrizione.

Logica

Particolare modo di designare una cosa o un individuo. A differenza della definizione, la descrizione non fa ricorso a una costante individuale appartenente al linguaggio perché funga da nome per la cosa che si vuol prendere in considerazione, ma fa riferimento a una proprietà di cui gode la cosa in questione. È in questo senso che alcuni autori contrappongono la descrizione a “nome proprio”. Sono delle descrizioni “il fratello di x”, “il re d'Italia”, “il seno di y”, “il presidente della Repubblica Italiana”, ecc. Le descrizioni si possono suddividere in definite e indefinite (cioè, non definite). Sono definite quando esiste al massimo un solo oggetto che può essere descritto da esse, per esempio “il presidente della Repubblica Italiana”. In questo caso alcuni autori dicono che la descrizione gode della condizione di unicità. Sono invece indefinite quando, come nell'espressione “un figlio di J. S. Bach”, ci si riferisce a un individuo indeterminato, scelto tra tanti che soddisfano la descrizione data. Queste ultime sono anche dette ambigue, proprio per il fatto di caratterizzare più di un individuo. Da ultimo, se non esiste nessun individuo che possa essere caratterizzato dalla descrizione, questa è detta vuota. Il problema logico posto dall'uso delle descrizioni è quello di dare criteri di verità per gli enunciati in cui esse compaiono. In molti casi, per esempio nella frase “l'attuale re d'Italia è nato a Novara”, che appunto è una descrizione vuota, la situazione è complessa in quanto si sa che il soggetto in questione è inesistente. Già G. Frege e G. Peano avevano studiato questa situazione, ma si deve soprattutto a B. Russell lo sviluppo di una teoria delle descrizioni oggi sostanzialmente accettata da tutti i logici. Va ricordato che, sia nella teoria di Russell, sia in generale in logica, vengono prese in considerazione soprattutto le descrizioni definite.