esposizióne (fotografia)
prodotto dell'intensità dell'illuminamento subito da un'emulsione fotografica per la durata dell'illuminamento stesso. L'illuminamento dipende dall'intensità dell'illuminazione del soggetto e dall'apertura del diaframma, per cui generalmente per esposizione si intende l'insieme dell'apertura e del tempo di posa. L'esposizione dipende, oltre che dall'illuminazione del soggetto, dalla sensibilità del materiale impiegato e da diversi altri fattori che possono intervenire in casi particolari, come l'inserzione di filtri, l'allungamento del soffietto (vedi macrofotografia), il livello di illuminazione e il tempo di posa (a livelli di illuminazione molto bassi o con tempi di posa molto brevi si verifica infatti il fenomeno, noto come effetto Schwarzschild, della perdita di sensibilità delle emulsioni). L'esposizione, che deve essere la minima possibile compatibile con la resa desiderata dei toni e dei dettagli del soggetto, in modo da sfruttare al massimo la sensibilità della pellicola e la sua acutanza, deve essere valutata in funzione della latitudine di posa e del contrasto del materiale sensibile impiegato. L'esposizione viene determinata mediante un esposimetro, che è tarato per ottenere un'immagine di media densità quando si effettui la misura della luce riflessa dal soggetto, perché così si tiene conto della riflessione di questo. Quando si preferisce invece rispettare i valori tonali del soggetto occorre misurare la luce incidente. Ne consegue che per ogni soggetto esiste tutta una gamma di possibili esposizioni corrette, tra cui effettuare la scelta in base al risultato desiderato, anche in relazione alla curva sensitometrica dell'emulsione usata. Uscendo da questa gamma si entra nelle zone di sovraesposizione e di sottoesposizione. Una determinata esposizione può essere ottenuta impiegando diverse coppie tempo di posa-diaframma, a patto che rimanga costante il prodotto del tempo di posa per l'illuminamento dell'emulsione. La scelta della coppia migliore va effettuata in base al movimento del soggetto e alla profondità di campo desiderata. § Esposizione multipla, effetto speciale consistente nell'effettuazione di più riprese di un medesimo soggetto in posizioni diverse, oppure di più soggetti, su uno stesso fotogramma (vedi anche fotomontaggio).