Lessico

sm. [sec. XIV; dal latino contāctus-us, da contingĕre, toccare].

1) Il toccare; condizione per cui due parti vengono a toccarsi l'una con l'altra: essere, venire, mettere a contatto; “guardò la mano di cui aveva sentito il contatto” (Svevo); porre a contatto dell'acqua, dell'aria, del fuoco; stare a contatto di gomito, vicinissimi. Per estensione, veicolo di contagio: “Il male s'attaccava per mezzo del contatto” (Manzoni). Nel gergo militare, incontro tra opposte forze combattenti: c'è stato il contatto col nemico.

2) Fig., relazione, rapporto: essere a contatto con il pubblico; prendere contatto, stabilire relazioni: “Il funzionario... prese contatto con un iscritto” (Cassola); punto di contatto, argomenti, interessi comuni tra due o più persone, da cui può nascere un rapporto, una relazione: “l'unico punto di contatto tra i due amici” (Svevo); anche incontro: ho avuto un contatto, molti contatti.

3) Ant., congiungimento carnale.

4) In chimica, metodo o processo di contatto, metodo per la produzione di acido solforico.

5) In elettronica, forza elettromotrice di contatto.

6) Nella meccanica dei fluidi, angolo di contatto.

7) Nella tecnica automobilistica, contatto platinato o puntine, organo dell'impianto d'accensione a spinterogeno di motori a scoppio, comandato mediante eccentrico dall'albero del distributore, per l'apertura-chiusura ciclica del circuito elettrico nell'avvolgimento primario della bobina.

8) Nella tecnica pubblicitaria, unità raggiunta da un messaggio pubblicitario. Nella scelta dei mezzi e dei veicoli è fondamentale la valutazione del “costo per contatto”, che si calcola dividendo il costo di un'unità di spazio o di tempo per il numero dei possibili contatti (per esempio il costo di un annuncio diviso per il numero di lettori).

9) In astronomia, durante le eclissi di Sole, condizione in cui i dischi del Sole e della Luna sono tangenti l'uno all'altro; il contatto può essere sia esterno sia interno. Per estensione, il termine è riferito all'eclissi di due qualsiasi corpi celesti.

Elettrotecnica

Connessione, voluta o accidentale, tra due o più elementi di un circuito. Si ha un contatto accidentale quando, per rottura di un elemento o per difetti di materiali isolanti, due conduttori a potenziale diverso si toccano, creando un passaggio indesiderato di corrente elettrica e quindi provocando un guasto o un funzionamento anomalo. Anche zona nella quale avviene il contatto tra due conduttori distinti.

Etologia

Molti animali evitano normalmente il contatto reciproco anche con gli appartenenti allo stesso gruppo sociale. Se un individuo si avvicina troppo a un altro, ne stimola l'allontanamento o una esibizione di minaccia, a seconda del rispettivo rango sociale. In queste specie, il contatto è possibile e talvolta ricercato attivamente, come fra le scimmie per la pratica del grooming, ma perché abbia luogo si sono evoluti segnali particolari volti a placare l'aggressività (acquietamento) dell'individuo avvicinato. In altri casi il contatto è più frequente e può rappresentare un vantaggio di sopravvivenza. Alcuni uccelli, specialmente di piccole dimensioni, molte scimmie e i pinguini antartici si addossano strettamente gli uni agli altri per la notte o nei periodi di riposo per far fronte al clima molto rigido. I pinguini, durante le tormente, formano grandi gruppi che tengono al centro i giovani, mentre gli adulti si spostano continuamente dalla periferia, in cui sono più esposti al freddo, verso il centro, alternandosi nelle posizioni più confortevoli. Il contatto reciproco, diminuendo la superficie totale esposta, permette di conservare molto del calore che altrimenti andrebbe disperso.

Geologia

Superficie di contatto, superficie mediante la quale due unità litologiche, stratigrafiche o litostratigrafiche, poggiano l'una sopra o contro l'altra. Con appropriata aggettivazione possono essere poi precisate le relazioni tra le unità: il contatto normale o stratigrafico si ha quando le due unità conservano i rapporti stratigrafici originali qualunque sia il fenomeno che possa essere intervenuto a modificare la giacitura primitiva, mentre si definisce contatto anomalo la successione di due unità che non rispettino la normale sequenza cronostratigrafica per interruzione nella sedimentazione o per erosione di strati già deposti nell'intervallo di tempo tra la formazione della prima e della seconda unità. In particolare, il contatto tettonico è una superficie che limita reciprocamente due unità rocciose che hanno subito uno spostamento relativo; talvolta il contatto tettonico è rappresentato da una fascia più o meno estesa secondo l'entità del movimento, costituita da rocce frantumate. I contatti tettonici più comuni sono quelli per faglia, accavallamento, ecc. Per aureola di contatto, vedi aureola metamorfica; per metamorfismo di contatto, vedi metamorfismo.

Geometria

Punto di contatto di due curve, punto in cui esse hanno la stessa tangente. Precisamente, dato un punto P regolare per due curve, si dice che le due curve si toccano in P con un contatto di ordine k, con k≥1, se le due funzioni rappresentative delle due curve in un intorno di P e le loro derivate fino all'ordine k coincidono in P, mentre sono diverse quelle di ordine k+1. In termini intuitivi, se l'ordine di contatto di due curve è k, allora il punto di contatto “assorbe” k+1 punti di intersezione; questo numero vien fuori per continuità, spostando “di poco” le due curve. Così, due circonferenze tangenti in un punto, se spostate di poco, danno luogo a due circonferenze che si tagliano in due punti distinti, i quali si sovrappongono nell'unico punto di contatto quando si ritorni alla posizione di tangenza iniziale; una tangente che attraversi una curva, se spostata di poco la taglierà invece in almeno tre punti (contatto del 2º ordine o contatto tripunto). Due curve aventi un punto P di contatto di ordine k si attraversano in P se e solo se il numero k è pari. Per analogia, si parla di contatto tra una curva e una superficie o tra due superfici dello spazio ordinario.

Ottica

A) Condizione che si verifica quando due superfici rifrangenti sono tangenti in uno o più punti, per cui i fenomeni ottici che si hanno al passaggio di un fascio luminoso da una superficie all'altra dipendono soltanto dagli indici di rifrazione dei due mezzi, e non dall'eventuale presenza di aria interposta. B) Coincidenza fra le due immagini di uno stesso oggetto, ottenute con due diversi sistemi ottici, che si ha quando essa è controllabile solo con metodi interferometrici.

Telefonia

Il contatto tra due conduttori viene ottenuto per azione elettromeccanica provocata dall'ancora di un relè o dal magnete di azionamento di un selettore (contatto di testa), o dall'albero o perno attorno al quale ruota un selettore (contatto d'albero), o dal movimento di una camma rotante (contatto a camma), in modo da produrre segnali elettrici di determinato rapporto impulsivo. Sono noti come contatto dry-reed quelli realizzati con terminali in materiale ferromagnetico generalmente disposti in ampolle di vetro contenenti gas inerti, che vengono azionati mediante campi magnetici opportunamente allestiti.

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