cokizzazióne
sf. [da coke]. Distillazione secca del carbon fossile ovvero processo chimico e fisico consistente nella liberazione delle sostanze volatili contenute nel litantrace, mediante riscaldamento (sopra i 500 ºC) fino all'ottenimento di coke. Viene detta anche cokefazione. Per la produzione del coke metallurgico l'operazione viene compiuta fuori dal contatto dell'aria, utilizzando allo scopo forni a camera, chiusi e orizzontali. Se il prodotto principale è il gas di città, si opera a 900-1000 ºC utilizzando, per piccole produzioni, storte di vario tipo (orizzontali, verticali o inclinate) a sezione di solito ellittica, e per le grandi produzioni forni a camera soprattutto del tipo verticale a funzionamento continuo. I forni per la produzione di coke oggi più comunemente utilizzati hanno camere in muratura refrattaria disposte l'una di fianco all'altra. Tali camere sono riscaldate da una parte riciclata di gas di recupero che viene bruciata nei canali posti a intercapedine tra una camera e l'altra. La miscela dei carboni fossili, di varia provenienza e opportunamente preparata, viene immessa, mediante travaso dalle tramogge, a formare dei mucchi nella camera del forno. Quindi viene dislocata nel forno mediante la barra di livellamento; successivamente, estratta la barra, tutte le aperture vengono chiuse e inizia la distillazione della miscela. Tale operazione dura dalle 14 alle 18 ore circa. La trasformazione del litantrace in coke consta di un complesso di fenomeni tra cui l'essiccazione della massa, la formazione di masse semifuse (semicoke), plastiche e infine porose con piroscissione e deposito di carbonio da parte dei prodotti volatili. Il processo procede dall'esterno, in corrispondenza delle zone di riscaldamento, verso il centro, mentre nel contempo varia la composizione del gas prodotto, che nelle prime ore è ricco di ossido di carbonio, di metano e di altri idrocarburi e verso la fine del processo è in gran parte costituito da idrogeno formatosi per la piroscissione degli idrocarburi. Quest'ultimo fenomeno provoca anche la deposizione di carbonio che cementa la massa del coke quanto più alta è la temperatura. Parte del coke ottenuto può essere utilizzata quale combustibile per l'impianto stesso; il gas che si libera dal carbon fossile prima di essere utilizzato viene depurato nella serie di impianti per ricavare i vari sottoprodotti quali catrame, solfato di ammonio, benzolo, naftalina, ecc.