ciclòpe
Indicesm. [sec. XVII; dal greco kýklōps -ōpos, propr. dall'occhio rotondo, tramite il latino Cyclops-ōpis].
Ciclope. Polifemo viene acceccato da Ulisse (oinochóe a figure nere del sec. V a. C., conservata nel Museo del Louvre a Parigi).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
1) Essere della mitologia greca raffigurato come un gigante con un solo occhio in mezzo alla fronte. § I ciclopi sono concepiti a volte come demoni, figli di Urano e di Gaia, e a volte come un popolo “straniero” o “pre-greco”, d'origine licia, abitante in Sicilia. Si attribuivano a essi attività pre-cosmiche (in senso greco: pre-agricole o non-agricole), in una gamma che va dalla pastorizia all'arte del fabbro (erano ricordati come costruttori delle armi degli dei, tra cui il “fulmine” di Zeus) e all'edilizia (si facevano risalire a essi le costruzioni megalitiche pre-greche). Figure di ciclopi ricorrono in varie opere di autori classici, quali l'Odissea di Omero, l'Eneide di Virgilio e Il Ciclope di Euripide.
2) Nome di un vino prodotto nei comuni di Fleri Etneo e Zafferana Etnea (Catania) da uve inzolia e trebbiano nel tipo bianco, catarratto e malvasia nel tipo rosato, catarratto, morello e sangiovese nel tipo rosso. Tutti e tre i tipi sono vini superiori da pasto e hanno tenore d'alcol attorno ai 12 gradi. Particolarmente pregiato è il bianco, dal sapore secco e sapido e dal profumo delicato, ottimo col pesce.