cervóne
sm. [sec. XVI; da cervo]. Serpente (Elaphe quatuorlineata) della famiglia dei Colubridi, lungo sino a ca. 2,5 m, robusto e slanciato al tempo stesso, con una testa piuttosto larga e coda snella. Il suo dorso, di un colore bruno più o meno accentuato, è percorso in tutta la lunghezza da quattro linee nere; un'altra striscia nera percorre lateralmente il capo, attraversando l'occhio; il ventre è bruno e giallo chiarissimo. I giovani del cervone invece possiedono una colorazione completamente diversa: su sfondo marrone-nero poggia una evidente e regolare reticolatura di strisce chiare, tendenti al dorato. Il cervone è il più grande serpente che si trovi in Asia Minore e sul continente europeo, dove è limitato alle regioni sudorientali; in Italia è tanto più frequente quanto più ci si porta al sud. Attivo durante il giorno, si nutre di mammiferi nonché di uccelli e delle loro uova. Si adatta rapidamente a essere maneggiato dall'uomo, nei confronti del quale si mostra poco aggressivo. Il cervone risente notevolmente del diboscamento e del taglio degli arbusti che portano alla drastica riduzione sia degli habitat delle prede tipiche di questo serpente sia delle nicchie di rifugio che utilizza per sfuggire ai predatori.