vìpera
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; dal latino vipĕra, da un supposto vivipĕra, propr., che partorisce prole viva, da vivus, vivo, e parĕre, partorire].
1) Denominazione comune dei Serpenti della famiglia dei Viperidi e in particolare di quelli dei generi Vipera, presente anche in Italia, Bitis e Cerastes.
2) Fig., persona maligna, infida o che reagisce con rabbia alla minima provocazione: ha una lingua di vipera!
Vipera. Esemplare di Bungarus caeruleus.
De Agostini Picture Library/Dani/Jeske
Vipera aspide (Vipera aspis).
De Agostini Picture Library/F. Bertola
Vipera aspide (Vipera aspis). Il suo veleno è talvolta mortale.
De Agostini Picture Library/G. Roli
Vipera aspide (Vipera aspis). L'animale si nutre soprattutto di piccoli roditori, anfibi e lucertole.
De Agostini Picture Library/G. Roli
Zoologia: il genere Vipera
Il genere Vipera comprende 27 specie di vipere ed è presente in Europa, Asia, Africa settentrionale e tropicale e Indonesia. In Europa le vipere, tutte appartenenti all'omonimo genere, sono gli unici serpenti realmente pericolosi e sono distinguibili da quelli innocui per avere la pupilla verticale (non tonda), coda tozza (non gradualmente sfinata) e squama preanale unica (e non divisa in due). Le vipere sono serpenti che vivono essenzialmente al suolo ma talvolta è possibile vederle su mucchi di pietre o su cespugli e sono anche in grado di nuotare. Sono attive soprattutto di giorno, ma in piena estate, in climi molto caldi, diventano crepuscolari. Predano piccoli mammiferi, lucertole e ramarri, qualche uccello e anche insetti. La maggior parte delle specie è vivipara. In Italia sono presenti quattro specie di vipere: l'aspide, il marasso, la vipera dell'Orsini e la vipera cornuta. La vipera aspide (Vipera aspis), detta anche semplicemente aspide, la specie più comune in Italia, presenta corpo relativamente tozzo, a coda breve, di taglia molto modesta (massimo 70 cm); colorazione da nocciola a bruno fulvo con macchie più scure; profilo del muso acuto e lievemente rivolto all'insù; pupilla verticale. Timida, si sposta lentamente e con un lieve fruscio; se posta nell'impossibilità di fuggire fa fronte al pericolo soffiando sonoramente e quindi cercando di azzannare. Il suo veleno è assai pericoloso, spesso mortale. Piuttosto che le pietraie esposte al sole, questo rettile preferisce l'ambiente fresco del sottobosco ed è attivo soprattutto al mattino; d'inverno cade in letargo. Il suo nutrimento consta soprattutto di piccoli roditori, anfibi e lucertole. Annualmente le femmine generano sino a 20 piccoli, che nascono già vivi oppure entro un involucro che si apre quasi subito. Ancora più ampiamente diffuso in Europa è il marasso (Vipera berus), il cui morso produce effetti assai gravi e dolorosi. Assai meno pericoloso è il morso della vipera dell'Orsini (Vipera Ursinii), presente in Italia soltanto in Abruzzo ma diffusa ampiamente in Europa orientale e in Asia occidentale; più piccola, più esile e meno aggressiva delle altre vipera, questa specie tende a nutrirsi soprattutto di grossi insetti. La più pericolosa è la vipera cornuta (Vipera ammodytes), dell'Europa sudorientale e dell'Asia occidentale, ma che si rinviene nel Friuli e nel Trentino: lunga sino a quasi 1 m, è resa inconfondibile per la presenza di un cornetto all'estremità del muso. Assai aggressiva e pericolosa, anche per le sue notevoli dimensioni, è la vipera orientale (Vipera lebetina), che vive nei medesimi ambienti della precedente, ma non in Italia. Limitata alla Palestina è la Vipera palestinae, assai velenosa. Infine la vipera indiana (Vipera russelli), che può superare il metro, si distingue per la bellezza della sua livrea fulva punteggiata di grandi ocelli.
Zoologia: altri generi
Per estensione il termine generico di vipera viene esteso anche ad altri generi di Viperidi. Al genere Bitis appartengono la vipera soffiante (Bitis arietans) e la vipera del Gabon (Bitis gabonica), africane, serpenti massicci e goffi, dalla grande testa triangolare, con enormi zanne; la vipera del Gabon presenta una splendida colorazione geometrica a tinte sfumate miste a tinte vistose. Africana è anche la vipera rinoceronte (Bitis nasicornis), munita di due singolari escrescenze situate all'estremità del muso. La vipera arboricola africana (Atheris chlorechis), propria dell'Africa tropicale, vive in prevalenza sugli alberi e sui cespugli; di colore prevalentemente verdastro, ha un temperamento timido e non sembra essere molto pericolosa per l'uomo. § La vipera della sabbia, o cerasta cornuta (Cerastes cerastes) dell'Africa settentrionale, del Medio Oriente e dell'Arabia, è lunga ca. 60 cm, presenta le parti superiori del corpo brunastre con o senza macchie bluastre o grigie disposte in 4-6 file longitudinali; le parti inferiori sono sempre biancastre.