camèdrio
sm. [sec. XVI; dal greco chamáidrys, quercia nana]. Nome comune usato per indicare il suffrutice Teucrium chamaedrys della famiglia Labiate, noto anche con i nomi di querciola, salvia amara e calamandrea, comune specialmente nei boschi di latifoglie della zona montana. Alto 15-30 cm, possiede fusti in parte prostrati, lignificati in basso; foglie opposte, piccole, ovali, coriacee, lucide superiormente, dentato-crenate; fiori bilabiati, roseo-porporini, riuniti in spicastri all'ascella delle foglie nella parte superiore dei fusti e dei rami; i frutti sono minuscoli acheni. Tutta la pianta è amara e possiede proprietà astringenti e febbrifughe. § Con il nome di camedrio alpino si designa il suffruticeDryas octopetala , della famiglia Rosacee (sottofamiglia Rosoideae), detto pure driade e camedrio cervino, frequente nei pascoli e sulle morene calcaree, dall'orizzonte montano a quello alpino dell'Europa centro-settentrionale. Ha portamento prostrato e strisciante, fusti ramosi alti 3-15 cm, con foglie oblungo-ovate coriacee, dentate, verdi scure di sopra e bianco-tomentose sulla pagina inferiore; i fiori sono bianchi, solitari, con 8 (7-10) petali; i frutti sono acheni riuniti e piumosi. Fiorisce da maggio ad agosto.
Camedrio. Fiore di Dryas octopetala.
De Agostini Picture Library/M. Giovanoli