Labiate
sf. pl. [sec. XIX; da labiato]. Famiglia (Labiatae) di piante dell'ordine Lamiali con 6970 specie incluse in 258 generi, diffuse in tutte le parti del mondo e particolarmente frequenti nei Paesi del Mediterraneo. Sono in prevalenza erbe , anche se non mancano specie arbustive e raramente arboree e lianose; hanno fusto quadrangolare, con foglie generalmente opposte, semplici, a volte pennate o pennato-composte, con margini interi o serrati; i fiori sono piccoli, bisessuali, per lo più zigomorfi in verticilli ascellari o terminali, con calice gamosepalo pentalobato persistente e corolla simpetala, tubulosa, bilabiata. Gli ovuli (2 per carpello) sono attaccati lateralmente sul falso setto; il frutto è una drupa con 1-4 noccioli. Gran parte delle Labiate sono provviste di ghiandole che secernono oli essenziali e molte vengono utilizzate per aromatizzare cibi e bevande o per preparare medicinali o profumi (come per esempio la salvia, il basilico, il rosmarino, la menta, la lavanda, l'origano, l'issopo, ecc.). Tra i generi più importanti ricordiamo: Lamium, Vitex, Ajuga, Glechoma, Nepeta.