calcite
sf. [sec. XIX; da calcio]. Minerale, carbonato di calcio di formula CaCO₃. Per sostituzione isomorfa, nel reticolo cristallino, di parte del calcio con altri elementi si hanno diverse varietà: manganocalcite, ferrocalcite, zincocalcite, cobaltocalcite, ecc. È uno dei minerali più diffusi in natura, componente essenziale di molte rocce sedimentarie e metamorfiche e, inoltre, componente accessorio in alcune rocce magmatiche. Cristallizza nella classe ditrigonale scalenoedrica del sistema trigonale (classe della calcite). Il carbonato di calcio può dare luogo anche ad altre due specie mineralogiche, l'aragonite (rombica) e la vaterite (esagonale), che, sottoposte a riscaldamento, si trasformano irreversibilmente in calcite. Si presenta in natura sotto forme molto diverse: quando è in individui ben formati i cristalli possono avere abito prismatico, romboedrico, scalenoedrico o tabulare; frequenti sono i geminati e gli aggregati granulari, paralleli, colonnari, lamellari, ecc. Anche il colore non è costante: esistono varietà incolori (come lo spato d'Islanda), bianche, rosate, giallastre, brune, verdi. I cristalli hanno sempre una lucentezza che può essere vitrea, sericea o madreperlacea; quando sono investiti da fasci di raggi X o di raggi ultravioletti diventano fluorescenti o fosforescenti. La calcite è un minerale abbastanza tenero che occupa il terzo posto nella scala delle durezze di Mohs; caratteristica è la sfaldatura romboedrica. Può originarsi per processi chimici (cristallizzazione da soluzioni residuali calde o da acque superficiali ricche in carbonato di calcio) o per processi organici (accumulo di resti di organismi animali o vegetali). Le località più note per il rinvenimento di belle cristallizzazioni di calcite sono quelle di Egremont (Cumbria, Inghilterra), Freiberg (Sassonia, Germania), Capnic (Romania), Příbram e Banská Štiavnica (Cecoslovacchia), Kongsberg (Norvegia), Långban (Svezia), Karadag (Azerbajdžan), Joplin (Missouri), Taos County (New Mexico), Guanajuato (Messico), Helgustadir (Islanda). Per l'Italia si ricordano il Sarrabus (Sardegna), la Porretta (Appennino Bolognese) e Montecchio Maggiore (Vicenza).