càos
sm. [sec. XIV; dal latino chaos, risalente al greco cháos]. Nelle antiche teorie cosmogoniche, il disordine e la mescolanza originaria di tutti gli elementi, prima dell'intervento regolatore della ragione. Fig., massimo disordine, estrema confusione materiale o spirituale: il suo studio era un caos di libri, dischi, stampe, tappeti e cuscini buttati alla rinfusa; aveva in testa un caos indescrivibile. Seppure in modi diversi, suppongono il caos anteriore all'ordine Anassagora, Platone, gli stoici. In molte mitologie il caos è condizione preesistente al cosmo e nello stesso tempo origine e perenne fondamento di esso; non quindi un astratto non-essere, ma un elemento (per esempio l'acqua) da cui ha origine ogni cosa. Nella mitologia greca il caos è la mitica personificazione del precosmico. Il nome indicherebbe un “vuoto abissale” anteriore alla nascita del mondo. Nella Teogonia di Esiodo è posto alle origini di ogni cosa, anche se non soltanto da esso ma da Gaia (Terra) procede l'universo attuale. Caos è detto origine e padre di “luce” e “tenebra”, concepite come realtà cosmiche (ma non mondi) spazio-temporali che racchiudono il mondo vero e proprio (Terra e tutto quel che dalla Terra deriva); in senso spaziale tali realtà sono Etere (il più alto dei cieli) ed Erebo (il più profondo degli abissi), e in senso temporale sono Hemera (il Giorno) e Nyx (la Notte).caoscaos § Nella Bibbia un passo della Genesi (1, 2) dimostra che il concetto di caos non era sconosciuto: “La terra era Caos: tenebre sulla superficie dell'abisso, un vento impetuoso che si muoveva sulla superficie delle acque”. L'Antico Testamento conosce anche il motivo della lotta divina contro il caos: la difesa del nuovo ordine cosmico contro il disordine rappresentato dal caos (Salmi 74, 12-15 e 89, 10-15; Giobbe 9, 13 e 26,12). Questa lotta riappare alla fine dei tempi, immaginata come catastrofica: Isaia 27,1, Matteo 21,4ss e in tutta l'Apocalisse.