bracciantato
IndiceDefinizione
sm. [sec. XX; da bracciante]. La categoria e la condizione del contadino generico che viene assunto da un'azienda agricola solo saltuariamente e a breve durata. Appartengono al bracciantato i contadini che non riescono a ottenere un posto di salariato fisso, i proprietari di piccole parcelle di terreno che devono integrare il bilancio familiare con lavoro avventizio, operai disoccupati, ecc.
Cenni storici
Le origini del bracciantato sono da ricercarsi nella crescita della popolazione rurale, alla quale non accompagnava un adeguato ampliamento delle possibilità di lavoro; la scarsità di capitali impiegati di fronte alle grandi trasformazioni fondiarie, che s'imponevano per razionalizzare e ammodernare l'agricoltura; la mancanza di una seria politica di sviluppo zootecnico; l'esistenza di grandi proprietà a coltura estensiva; la presenza nella zona d'industrie stagionali (per esempio zuccheriere, conserviere); la disoccupazione industriale. Le zone di più intenso bracciantato in Italia erano: l'Emilia, il Veneto, il Novarese e il Vercellese in Piemonte, la Sicilia, le Puglie. Per la soluzione del problema gli studiosi hanno avanzato diverse proposte: una migliore distribuzione del lavoro attraverso la promiscuità delle colture, l'abitazione nel podere, la partecipazione al prodotto, la formazione della piccola proprietà. Tutte queste innovazioni però, per l'ingenza dei capitali necessari, hanno chiamato in causa lo Stato e presupposto un'adeguata riforma agraria. Questa ha avuto parziale attuazione con la legge-stralcio del 21 ottobre 1950, che ha istituito enti di riforma e ha incrementato la piccola proprietà. Con la legge 15 settembre 1964 si è migliorata la condizione del coltivatore diretto e dell'affittuario. Negli anni Settanta si sono avuti miglioramenti nella normativa del lavoro bracciantile: riconoscimento della contrattazione collettiva nazionale e provinciale, parificazione dei trattamenti assistenziali e previdenziali con quelli degli operai dell'industria, riforma del collocamento e conseguente eliminazione del mercato di piazza.