barra
Indicesf. [sec. XIV; etim. incerta].
1) Asta di legno o di metallo che può servire particolarmente da leva di comando in congegni, meccanismi, ecc.: barra del timone, asta di legno o di metallo che, fissata all'estremità superiore dell'asse del timone, serve per orientarlo; l'angolo di orientamento del timone, formato tra la posizione del timone inclinato rispetto al piano longitudinale di simmetria e il piano stesso, viene detto angolo di barra; barra di rimorchio, di traino, quella, generalmente a snodo, adatta all'aggancio di rimorchi, attrezzi agricoli, ecc. da trainare; barra di manovra, in aeronautica, lo stesso che angolo di barra. Nella tecnologia, con accezioni specifiche: A) barra di torsione, particolare tipo di molla, usata in meccanica, costituita da un'asta incastrata a un estremo e soggetta all'estremo opposto a una coppia torcente alla quale reagisce elasticamente. B) Negli autoveicoli, barra stabilizzatrice, dispositivo costituito da una barra di torsione, le cui estremità sono collegate alle sospensioni delle ruote di uno stesso asse. Consente di migliorare la tenuta di strada variando opportunamente la rigidezza dell'una o dell'altra delle sospensioni anteriori e posteriori; entra in azione soltanto quando l'asse di una ruota acquista una certa inclinazione rispetto alla carrozzeria. C) Nelle macchine agricole, barra falciante o sega, apparecchio che nelle falciatrici, mietitrici, ecc. taglia gli steli; barra irrorante, organo distributore delle irroratrici su cui sono montati gli ugelli e le relative tubazioni. D) Nelle macchine utensili, barra scanalata o candela, organo del tornio dotato di moto rotatorio che provoca la traslazione longitudinale automatica del carrello e quella trasversale della slitta posta sul carrello stesso; nelle alesatrici, barra alesatrice, sinonimo di bareno. E) Nelle griglie per focolari, sinonimo di barrotto.
2) Trave orizzontale usata sulle navi a vela per collegare tra loro due tronchi contigui di alberi composti. Nel caso di alberi in tre tronchi il collegamento tra l'albero maggiore e quello di gabbia viene effettuato con due barre longitudinali (barre costiere) e due barre trasversali(barre traverse) formanti la coffa; il collegamento tra l'albero di gabbia e l'alberetto con due barre costiere e due barre traverse supportanti la crocetta (vedi albero).
3) Verghetta del morso del cavallo.
4) Segno costituito da una lineetta tracciata obliquamente dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra per tutta l'altezza del rigo; più comunemente il dim. barrétta. Indica in genere separazione: si usa, per esempio, per separare in un contesto poetico la fine di un verso e l'inizio di un altro. In particolare, in matematica, la barra assume diversi significati: A) una barra orizzontale (–) od obliqua (/) separa in una frazione il numeratore dal denominatore. B) Una barra verticale od obliqua indica la negazione del significato del simbolo al quale è sovrapposta: ≠ significa “non uguale”; ⍧ significa “non contiene”; ∉ significa “non appartiene”. C) Una barra obliqua è utilizzata nella notazione simbolica di “per cento” e “per mille”: %, ‰. D) Una barra obliqua sovrapposta a una O maiuscola è simbolo di insieme vuoto, cioè non contenente alcun elemento: Ø. E) Una barra verticale indica che il numero a sinistra è divisore di quello a destra: 6|48, 6 è divisore di 48; una barra verticale tagliata da una obliqua indica che il numero a sinistra non è divisore di quello a destra: 5∤8, 5 non è divisore di 48. F) Due barre verticali sono simbolo di valore assoluto di un numero o di modulo di un numero complesso o di un vettore: |a| indica il valore assoluto del numero relativo a; |z| indica il modulo del numero complesso z; |v| indica il modulo del vettore v. G) Due barre oblique sono simbolo di parallelismo tra rette, piani o vettori: r//r´, la retta r è parallela alla retta r´. H) Tre barre orizzontali sono simbolo di congruenza tra numeri interi: a≡b (mod. m), i numeri interi a, b sono congruenti modulo m, con m numero intero; esiste cioè un numero intero k tale che a–b=km. In fisica ħ il cui valore è ħ =1,054·10–27 erg·s indica il rapporto tra la costante di Planckh e il doppio del numero pi greco, cioè
5) Sbarramento, steccato, staccionata.
6) Tramezzo che nell'aula giudiziaria divide lo spazio riservato alla corte o ai magistrati da quello aperto al pubblico; in particolare, il luogo dove stanno gli avvocati: “Il celebre orator viene alla barra” (Pananti).
7) Nei giochi per ragazzi, barra libera, variante di guardie e ladri, in cui la prigione o barra non è stabilita in precedenza.
8) Nella tecnica della televisione, si chiamano barre le tracce verticali, orizzontali o incrociate a reticolo di colore nero, che si fanno comparire ad arte sul cinescopio del televisore inserendo in ingresso appositi segnali ottenuti da uno strumento denominato appunto generatore di barra. Tali tracce permettono di verificare la linearità geometrica di riproduzione del televisore e di controllare l'efficacia della relativa messa a punto, nonché di valutare la bontà della riproduzione mediante verifica della nettezza di stacco tra il nero della traccia e la luminosità del tubo. In base all'esame delle barre sono inoltre possibili vari altri controlli (sensibilità, contrasto, ecc.).
9) In geomorfologia, barra costiera, il banco litoraneo di sedimentazione marina, prevalentemente sommerso, sviluppato parallelamente alla linea di costa. È detto anche scanno. La formazione di barre costiere è indice dell'avanzamento della costa per sedimentazione. Se per ulteriori apporti la barra costiera emerge, viene detta cordone litorale. Un altro tipo di banco litoraneo subacqueo, dovuto all'accumulo di detriti trasportati tanto dal fiume quanto dal mare, è detto barra di foce ed è sviluppato in corrispondenza delle foci di fiumi con corrente incapace di vincere l'azione contrastante del moto ondoso e delle correnti marine. La barra di foce può dar luogo per ulteriori apporti a un lido e consentire quindi la formazione di una laguna. Altri tipi sono la barra digitiforme e la barra a forma di mezzaluna, morfostrutture legate all'ambiente di delta fluviale. La prima è costituita da sedimenti sabbiosi che si depositano in mare come digitazioni, in corrispondenza dei diversi rami fluviali; la seconda è costituita da sabbie e sedimenti più grossolani che si depositano trasversalmente allo sbocco dei rami fluviali maggiori. Tra le altre morfostrutture legate all'ambiente fluviale sono la barra longitudinale e la barra di meandro. L'accrescimento laterale della pianura alluvionale nell'alveo fluviale avviene mediante la formazione di barre sabbiose e conglomeratiche. Se queste si depositano in corpi lenticolari allungati secondo la direzione dell'alveo prendono il nome di barre longitudinali; se, viceversa, il fiume scorre nella pianura formando ampi meandri, i sedimenti si depositano in barre localizzate nell'ansa del meandro dove la velocità delle acque fluviali diminuisce. Barra di flusso o barra d'acqua, sinonimo di mascheretto.
10) In fisica nucleare: A) barra di controllo, elemento di controllo del flusso neutronico in un reattore nucleare. B) Barra combustibile, elemento di combustibile nucleare, per esempio uranio metallico, di forma cilindrica con diametro da 1 a 3 cm; la barra viene incamiciata con una guaina protettiva, in lega a base di magnesio e/o di zirconio, con spessore dell'ordine del millimetro.
11) In metallurgia, prodotto metallico nel quale la dimensione assiale è nettamente superiore alle altre due; può avere sezione circolare, quadrata, rettangolare, esagonale, a L, T, Z, ecc. Le barre si ottengono mediante laminazione a caldo di prodotti grezzi o di semilavorati cui segue eventualmente un'operazione di deformazione plastica a freddo (per esempio la trafilatura). In particolare, la forma più comune che si dà all'oro e all'argento puri usati nel commercio monetario; sulle barre il saggiatore autentica il titolo e marca il peso. Sono in uso fin dalla più remota antichità a fini di tesaurizzazione, come testimoniano le famose barre romane del sec. IV ritrovate in Transilvania con impressi i sigilli di garanzia.
12) In stomatologia, robusto filo metallico impiegato nelle protesi dentali e in ortodonzia.
13) In medicina, sensazione di barra, sintomo soggettivo di costrizione retrosternale, accusato da individui con insufficienza coronarica (tipico dolore costrittivo nell'angina pectoris e/o infarto miocardico).