azzeruòlo
sm. [sec. XVI; dallo spagnolo acerolo]. Nome comune usato per indicare la specie di pianta Crataegus azarolus, della famiglia Rosacee (sottofamiglia Maloideae), detto anche lazzeruolo. Si tratta di un piccolo albero dal portamento cespuglioso originario dell'Asia occidentale e dell'Europa mediterranea, coltivato (anche in Africa e America) per i suoi frutti eduli. Ha foglie coriacee, ovate, lobate; fiori bianchi riuniti in corimbi, che ricordano quelli del biancospino. I frutti (azzeruole), che maturano in settembre, sono globosi oppure ellissoidali o piriformi, grossi come ciliegie, dal color rosso carminio e contengono una polpa giallastra, croccante, profumata, dolce, contenente 3-4 piccoli semi. Sono note numerose cultivar a frutti rossi con sapore di fragola, oppure gialli (ornamentali) o quasi bianchi.