aromàtico

Lessico

agg. (pl. m. -ci) [sec. XIV; da aroma].

1) Che ha natura o qualità di aroma: infuso aromatico; spalmarsi il corpo di unguento aromatico.

2) Insaporito con aromi: arrosto aromatico.

3) In chimica, di composto che presenta aromaticità. L'uso del termine è dovuto al fatto che, storicamente, i primi composti aromatici noti, come la benzaldeide o l'alcol benzilico, presentavano un odore gradevole.

Botanica

Le piante aromatiche sono erbacee, cespugliose o arboree: nei loro tessuti (o anche in uno soltanto) sono presenti sostanze aromatiche, ossia soprattutto oli essenziali. Questi oli possono essere contenuti entro tasche lisigene, come avviene nella scorza dei frutti di agrumi, oppure entro speciali vasi, come nelle resinose (pini, abeti, larici), o in cellule o ghiandole, come avviene in molte erbacee. Le piante aromatiche si possono classificare secondo il tipo di olio o di oli essenziali contenuti e in linea di massima i vari gruppi corrispondono abbastanza a particolari famiglie. Fra queste ultime sono particolarmente ricche di piante aromatiche le famiglie Lamiacee o Labiate (per esempio, menta, rosmarino, salvia, timo, lavanda), Ombrellifere o Apiacee (per esempio, prezzemolo, sedano, cerfoglio), Composite o Asteracee (per esempio, tanaceto, balsamita, assenzio), Lauracee (per esempio, lauro, cannella, canfora), Conifere (per esempio, pino mugo, larice), Terebintacee (per esempio, terebinto), Rutacee (per esempio, ruta, limone, bergamotto), Mirtaceeper esempio, eucalipto, garofano aromatico). § Le sostanze aromatiche derivate dalle piante sono state largamente impiegate nell'antichità e nel Medioevo per condire cibi, profumare bevande, preparare oli profumati. Attualmente l'uso di tali sostanze è limitato alle droghe caratteristiche dell'arte culinaria e alla preparazione di aromatizzanti utilizzati sia in tecnologia alimentare sia, in farmacologia, per gli amari e le tinture aromatiche usati come eupeptici e digestivi.