alumbrados
sm. pl. (spagnolo illuminati). Setta eretica cristiana a indirizzo misticheggiante, che fiorì in Spagna soprattutto nel sec. XVII e che rientra nel più ampio contesto del quietismo. Nominati per la prima volta nel 1575, essi ebbero una rapida diffusione, specialmente nelle diocesi di Cadice e di Siviglia. Fondamento della loro dottrina è l'affermazione che il cristiano, anche durante la sua vita terrena, può già attingere la visione beatifica di Dio e che in tale stato di perfezione annienta la propria personalità e perde ogni libertà; di conseguenza non è più responsabile dei peccati che dovesse ancora commettere, e d'altra parte non gli sono più necessari né l'orazione vocale, né i sacramenti, né la mortificazione, essendo ormai tutto abbandonato alla contemplazione di Dio. L'Inquisizione s'interessò presto della setta e la condannò ripetutamente (gli storici però oggi sono molto prudenti nel concedere credibilità agli atti inquisitoriali, anche perché privi di altre fonti storiche), cadendo in evidenti esagerazioni, accusando d'essere alumbrados, fra gli altri, personalità religiose come Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Borgia, Santa Teresa e San Giuseppe Calasanzio.